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Libro vs. Film: perché preferiamo i libri agli adattamenti cinematografici?

La nostra lingua, seppur ormai miscelata con la lingua inglese, presenta un neologismo per coloro i quali sono grandi appassionati di libri: nerd di libri.

Sebbene il termine nerd in precedenza aveva accezione più o meno negativa, adesso significa tutt’altro: con tale termine non si identifica più uno “sfigato” , bensì una persona appassionata di un determinato settore.

Ecco che nasce la figura mitologica del nerd dei libri, il quale possiede alcune caratteristiche:

– possiede più libri di quanti ne abbia letti

– ha più edizioni di uno stesso volume

– ha un attaccamento, quasi maniacale, con i propri libri e difficilmente li presta

– preferisce il libro all’adattamento cinematografico, film o serie TV che sia.

Ma perché preferiamo il libro al film? Scopriamolo insieme. 

  • IL POTERE DELL’IMMAGINAZIONE

Il libro, contrariamente al film che presenta già un impianto completo, favorisce la fantasia: leggendo, non essendoci disegni o foto, siamo spronati e stimolati a immaginare i personaggi, l’ambientazione, i dialoghi… Ciò coinvolge molto di più il lettore perché rappresenta mentalmente un libro a propria immagine e somiglianza. Così facendo ognuno di noi ha un “proprio libro”, non più quindi un libro presentato da qualcun altro nei confronti del quale si può avere o meno coinvolgimento. Si sviluppa così una maggiore intimità con il libro e con l’autore stesso, il quale spesso diventa colui il quale è riuscito a mettere nero su bianco le nostre sensazioni.

  •  OLTRE IL SUPERFICIALE: L’IMPORTANZA DEI DETTAGLI

Il libro dona al lettore molti più dettagli rispetto alla mera trasposizione cinematografica, dove vanno rispettate determinate tempistiche e dove si cerca di attirare l’attenzione anche di coloro i quali possono essere lontani dalla tipologia di storia narrata. Il libro presenta una descrizione maggiore degli ambienti, dei personaggi e dei loro caratteri, tratti che molto spesso fanno sì che il libro in questione entri nel cuore del lettore. Ulteriore motivazione risiede nel ritmo di lettura, il quale può differire dal ritmo di visione: nell’era del tutto e subito, i libri offrono ancora una pausa dalla frenesia. 

  • IL PIACERE DELLA CARTA STAMPATA 

Per un ultimo ma non certamente per importanza c’è il mero piacere dell’avere tra le mani un libro: un semplice piacere sensoriale. Annusare le pagine e godere della sensazione tattile della lettura, può essere un’esperienza appagante per un cultore di libri – che si possa definire tale -. Una magia vera e propria: frasi, odori, e suoni catapultano il lettore in un mondo tutto nuovo, dove la realtà si mischia alla fantasia e dove si mi viene di meno toccati dalle brutture del mondo reale. 

Antonietta Della Femina

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Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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