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Come nasce il libro Le mille e una notte? 

Tra i molti racconti che il genere umano ha prodotto nel corso dei secoli, vi è uno in particolare, che ha avuto fin da subito grande notorietà e continua ancor oggi ad affascinare i lettori, Le mille e una notte.

Le mille e una notte sono un’opera formatasi nell’arco di molti secoli in oriente, a cui hanno dato un contributo svariate culture situate in questa zona del mondo, in cui è ben visibile la stratificazione di epoche e popoli, che con la loro storia hanno contribuito a creare i mille racconti racchiusi in questo libro.

La trama dell’opera gira intorno alla storia del terribile sultano Shahriyar e della sua ultima sposa, l’intelligence Shahrazad, che fa da cornice ai racconti che la stessa principessa introduce ogni notte, per mille e una notte. Si narra che il sultano Shahriyar tradito dalla sua prima moglie la fece uccidere e ogni giorno, come vendetta, sposava una giovane donna per poi assassinarla, dopo la prima notte di nozze.

Shahrazad, figlia del gran vizir, sposa il sultano e per non far la fine delle precedenti spose, mette in atto un astuto stratagemma per restare in vita, ogni notte racconta al re una storia, la cui fine afferma gli narrerà la notte successiva per prendere tempo, per mille notti accade questo ed il sultano innamoratosi della principessa la lascerà vivere.

Le novelle narrate affrontano temi molto diversi tra loro, come le fiabe che sicuramente ognuno di noi ha sentito almeno una volta nella vita, ad esempio quella di Aladino e la lampada magica, Alì Babà e i 40 ladroni.

Tracciare la genesi di questa raccolta di racconti è notevolmente complesso, e permane incertezza sulla sua formazione, sicuramente si diffuse in Europa solo nel XVIII secolo grazie allo studioso francese Galland che ne curò la traduzione, il testo che venne tradotto corrispondeva a quello che si era formato e circolava in Egitto tra il XVI e il XVIII secolo, ma come molti altri studiosi hanno confermato, una parte consistente delle novelle narrate appartiene ad epoche più antiche.

Si ipotizza che nel IX secolo d.C la parte più antica fosse già formata, con chiari riferimenti a miti e storie ancora più arcaiche, tramandate da una generazione all’altra oralmente, nel corso del tempo e confluite poi in raccolte.

Si possono individuare vari filoni che caratterizzano Le mille e una notte corrispondenti alle civiltà che hanno prodotto parti dei racconti. Si riscontra infatti la presenza di un filone persiano, forse il più antico, che corrisponderebbe al libro Hazar Afsan che significherebbe mille storie, di circa 200 racconti, potrebbe essere questo il nucleo centrale che ha dato vita alla versione che noi oggi conosciamo, con l’aggiunta poi di altri testi.

Altre influenze sono quelle indiane in cui appunto è visibile la traccia della civiltà indiana, il filone arabo- musulmano, richiami appartenenti alla civiltà iranica, giudaica e a quella egizia. 

Beatrice Gargiulo 

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Beatrice Gargiulo

M. Beatrice Gargiulo, studentessa di archeologia, ama l’arte, la storia e dedicare il tempo libero alla lettura.
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