L’Italia vola a Budapest per il Torneo di Fisica 2024
L’anno scorso ho avuto il piacere di intervistare Raffaele Campanile, docente italiano che ha fatto parte nel 2023 della giuria del prestigioso International Young Physicists’ Tournament (IYPT), la coppa del mondo di Fisica.
Quest’anno il prof. Campanile torna a parlare del torneo in compagnia del collega Gianmarco Sasso, laureato in fisica teorica, in precedenza ricercatore per il settore delle fibre ottiche e data scientist nel mondo della finanza, ora divulgatore e docente di matematica e fisica presso il liceo Giorgio Buchner di Ischia.
I due professori sono stati scelti per formare la squadra di studenti e collaboratori italiani che volerà a Budapest per il torneo del 2024. Vediamo cosa ci raccontano.
Quest’anno, per la prima volta un team italiano partecipa alla competizione. Cosa significa questo per voi e per l’Italia?
RC: Partecipare per la prima volta a IYPT 2024 con una squadra italiana è una cosa che ci rende felici. Onestamente, ho l’impressione che ancora non ci siamo resi pienamente conto di quello che stiamo facendo. Come docente è una grande soddisfazione poter offrire a studenti e studentesse di tutta Italia una simile opportunità di crescita a livello personale e accademico. Questa esperienza darà loro la possibilità di confrontarsi con coetanei di tutto il mondo, di mettersi alla prova e di scoprire quanto la scienza possa essere affascinante, stimolante e soprattutto divertente. Siamo convinti che sia solo l’inizio: il nostro obiettivo è quello di assicurare all’Italia una partecipazione continua nei prossimi anni, migliorando sempre più la qualità dell’offerta formativa per gli studenti.
Che tipo di lavoro c’è dietro la partecipazione a questo tipo di competizione
RC: Partecipare a una competizione del calibro di IYPT richiede un lavoro enorme. Le principali difficoltà che abbiamo affrontato possono dividersi in due macro categorie. Le prime riguardano la scrittura e la diffusione del bando per la selezione nazionale della squadra. Essendo un’esperienza nuova per la scuola italiana siamo dovuti partire da zero e inventarci tutto, dalle tempistiche di consegna ai criteri di valutazione. Mi piace citare le parole di Giorgio Moroder in una canzone dei Daft Punk: “nobody told me what to do and there was no preconception on what to do”. In secondo luogo, non è stato semplice garantire un supporto e feedback continui agli studenti partecipanti al bando durante il processo di selezione. Un altro elemento di difficoltà è derivato dal fatto di essere un piccolo team al lavoro per un progetto molto grande. Quando ho iniziato a lavorare a questo progetto assieme ad Ernesta De Masi, presidentessa dell’associazione Scienza e Scuola APS, eravamo soli. Poi si è aggiunto Gianmarco Sasso, che mi affiancherà nel ruolo di team leader a partire da quest’anno. Col passare dei mesi siamo riusciti a coinvolgere altri collaboratori e altri enti, i PONYS (Physics and Optics Naples Young Students), che ci hanno affiancato sul piano scientifico e la Scuola Superiore Meridionale che ha finanziato parte del progetto.
Come si sono svolte le selezioni per i membri del team italiano?
GS: Le selezioni sono cominciate a novembre 2023 e si sono concluse a marzo 2024. Ciascun candidato ha presentato la propria soluzione a uno dei 17 problemi della competizione IYPT 2024, nella forma di relazione scritta e presentazione Power Point, a richiamare il ruolo di reporter della competizione. Una commissione eterogenea, costituita da professori di università e liceo, ha esaminato le proposte di soluzione dei ragazzi, selezionando le migliori 10. Con un successivo colloquio orale sono stati infine scelti i 5 membri della nazionale italiana.
Ci sono state delle sfide diverse che hai dovuto fronteggiare nella selezione rispetto alla tua esperienza di giudice dell’edizione scorsa?
RC: Sì, è stata un’esperienza completamente diversa. In quanto membro della giuria internazionale, ho svolto un lavoro schematico e strutturato: avevo delle regole e dei criteri precisi da seguire per valutare i lavori delle squadre delle nazioni partecipanti. Il lavoro di team manager svolto quest’anno invece è stato molto più creativo: mi sono trovato a fronteggiare problemi diversissimi tra loro, dalla scrittura di un bando all’organizzazione delle trasferte, passando per le richieste di finanziamento. Ho dovuto pensare fuori dagli schemi, ma mi sono divertito e ho imparato tanto. Anche se quest’anno sono stato molto occupato con la selezione del team italiano, continuerò a far parte della commissione internazionale cercando di bilanciare al meglio i due ruoli. È una sfida, ma anche una grande opportunità per vedere entrambe le facce della medaglia di questo evento unico.
Da chi è composto il team che gareggerà nell’edizione ungherese 2024? Ce li presenti? Cosa vi ha colpito di questi partecipanti?
RC: La squadra è composta da 5 studenti e studentesse: Mario Miale, Myriam Formisano, Marco Ragozzino, Angela Esposito e Aniello Di Masso.
Mario frequenta il quinto anno al Liceo scientifico statale “Giuseppe Mercalli” di Napoli. Nel 2023 ha partecipato al progetto MUNER NY, una simulazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che si svolge a New York. Nel 2024 ha partecipato alla finale nazionale dei Campionati di matematica dove ha conseguito la menzione d’onore.
Myriam frequenta l’ultimo anno al Liceo Statale “Giorgio Buchner” di Ischia, indirizzo classico ed è stata, insieme a una squadra di altri quattro studenti, vincitrice del contest europeo Re-educo nel 2023.
Marco frequenta il quinto anno del liceo scientifico “Alfonso Gatto” di Agropoli. È membro della squadra che parteciperà al progetto SKYSEF 2024, il Forum annuale internazionale organizzato dalla Shizuoka Kita High School che si terrà a Shizuoka in Giappone, dove gruppi di studenti presenteranno le proprie ricerche scientifiche e tecnologiche su macro-temi, quali energia, ambiente e biodiversità.
Angela e Aniello sono iscritti al liceo Statale “Giorgio Buchner” di Ischia, dove frequentano il terzo anno dell’indirizzo scientifico, opzione scienze applicate. Angela ha raggiunto la finale nazionale a squadre delle Olimpiadi di Statistica nel 2023, portando il proprio team al quinto posto in Italia. Aniello è lo studente più giovane del gruppo, ma si è messo in luce nella selezione nazionale per le proprie competenze digitali: conosce diversi linguaggi di programmazione e sa utilizzarli per interpretare i risultati degli esperimenti.
Di tutti ci hanno sicuramente colpito l’entusiasmo, l’impegno e la dedizione. Sono stati scelti non solo le migliori proposte di soluzione, ma anche i candidati che sono sembrati più coinvolti nel progetto e dotati della passione giusta per affrontare le dure sfide che li attendono.
I docenti dei ragazzi hanno un ruolo nella selezione per il torneo?
GS: Sicuramente ciascun candidato ha potuto avvalersi del supporto dei propri docenti nella risoluzione dei problemi e tale supporto continua anche per la preparazione alla competizione internazionale. I ragazzi si ritrovano per la prima volta a dover affrontare un contesto di simile ricerca scientifica in un tempo ristretto. È quindi importante che siano seguiti al meglio in questo percorso.
Come si preparerà il team ora che è stato costituito?
GS: A ciascuno dei ragazzi si cercherà di affiancare uno o più tutor, del mondo accademico, scolastico o aziendale, che possa guidarli nella risoluzione dei problemi e nella costruzione degli apparati sperimentali. Il team ha inoltre partecipato a un torneo di allenamento organizzato a Sofia nella settimana dell’8 Maggio, nel quale ha potuto familiarizzare con le caratteristiche della competizione e delle physics fights. Il team italiano ha quindi potuto, per la prima volta, cimentarsi in ciascuno dei ruoli richiesti dalla competizione (reporter, opposer e reviewer). È stata una grande occasione per loro: hanno potuto apprendere tanto.
Anche questa edizione si svolgerà in estate?
RC: Sì, i mondiali si svolgeranno dal 10 al 17 luglio 2024 a Budapest, in Ungheria. La competizione vedrà la partecipazione di 40 paesi da tutti i continenti. Non è facile incrociare gli impegni di sistemi scolastici così diversi tra loro, quindi l’estate è l’unica scelta possibile.
Un grosso in bocca al lupo al team, allora. L’Italia tutta tifa per voi!
Claudia Moschetti
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(foto fornite dai docenti)