Deadpool e Wolverine: la sfida del rinnovo senza tradimento
Deadpool & Wolverine è uscito nelle sale cinematografiche il 24 Luglio, il primo film targato Marvel ad uscire con il marchio Rated R, ovvero i minori di 17 anni sono ammessi solo se accompagnati da un adulto. Questa cosa però non ha sorpreso nessuno, anzi.
Deadpool, interpretato da Ryan Reynolds, è conosciuto per il suo uso intelligente del metacinema e del linguaggio scurrile, riuscendo a mantenere un equilibrio tra umorismo e critica senza risultare pesante. Unica nota dolente? Forse il metaverso, con la sua intrusività e i continui richiami e riferimenti, sembra aver iniziato a stancare. Anche Deadpool stesso, con il suo inconfondibile stile autoironico, non si limita a far battute sul tema, suggerendo che questo approccio potrebbe aver raggiunto il suo limite.
Dove eravamo rimasti?
Deadpool & Wolverine ha una grande responsabilità. Integrare Deadpool, un personaggio noto per il suo umorismo tagliente e il suo spirito irriverente, nell’universo Marvel dopo l’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney; Cercare di rimanere fedele alla sua essenza, che ha caratterizzato Deadpool (2016) e Deadpool 2 (2018), affrontando la difficile impresa di riportare in vita Wolverine, interpretato da Hugh Jackman, senza tradire il significato emotivo del finale di Logan (2017). Insomma una passeggiata semplice no?
Ma forse ne è valsa la pena. Il mix esplosivo e inedito che ha sorpreso e conquistato il pubblico. Deadpool e Wolverine, con le loro personalità contrastanti, formano una coppia che non avremmo mai pensato di amare così tanto. La dinamica tra il caustico e l’introverso ha aggiunto una nuova dimensione al film, offrendo momenti di umorismo tagliente e riflessioni più profonde.
Rivisitando il passato
Numerosi i richiami agli ultimi 25 anni, camei in abbondanza. Questo approccio quasi sempre non risulta positivo. In molti casi, i film che si aggrappano ai vecchi successi rischiano di cadere nella trappola del “già visto”, sfruttando la nostalgia per nascondere la mancanza di originalità. Ma Deadpool & Wolverine si distacca da questa visione. I volti familiari e i riferimenti al passato sono intrecciati nella trama con una sapienza apprezzabile. I camei non sono semplicemente inseriti per il gusto di farlo, ma sono utilizzati con una sagacia che arricchisce la narrazione. Ogni apparizione è studiata per suscitare risate che spaziano dal sentimentale al satirico, contribuendo a un’esperienza cinematografica che celebra il passato senza rimanere intrappolata in esso.
Nostalgia e riflessioni sulla modernità
Deadpool & Wolverine affronta il tema delle acquisizioni degli studios e dei diritti di licenza, rendendo evidente che la celebrazione dei vecchi film è anche un modo per mascherare una realtà più cinica. Quest’ultimo film viene inserito in un racconto ancora più ampio, la fusione e i trasferimenti di asset, tutto con una trama che può risultare certo incomprensibile per chi non ha seguito almeno la prima stagione di Loki su Disney+.
Si è pensato, utilizziamo la nostalgia anche come mezzo per colmare il divario tra le due grandi dell’industria cinematografica Fox e Marvel?
In questo senso, Deadpool & Wolverine diventa una sorta di marketing per la Disney e il suo servizio di streaming, un’opera che, mentre gioca con il passato, è profondamente radicata nella realtà commerciale contemporanea.
Il personaggio di Deadpool, noto per la sua rottura della quarta parete e il suo spirito ribelle, accetta con ironia il compromesso imposto dal contesto commerciale. Il film non solo prende in giro la Disney e i dirigenti dell’MCU, ma lo fa mentre si lancia nel marketing per un servizio di streaming, offrendo un divertimento che, sebbene buono e lusinghiero, nasconde una realtà più cruda: il pubblico è invitato a tifare per quello che in fondo è un semplice trasferimento di asset e una ristrutturazione commerciale, mascherato da una narrazione nostalgica e affettuosa.
Evoluzione del cinema Marvel, si o no?
Nessuno spoiler, unica cosa certa è che Deadpool & Wolverine fonde l’amore per il passato con ciò che esige il presente. La narrazione gioca abilmente con la nostalgia, ma non si limita a celebrare i successi passati. Piuttosto, offre una riflessione approfondita sulla realtà commerciale contemporanea del cinema. Giustificando il cambiamento senza stravolgere nulla. Mentre i fan possono godere dei numerosi riferimenti e omaggi ai personaggi amati di ieri, è chiaro che il film ha un ruolo ben più strategico. Non si limita a celebrare ciò che è stato, ma prepara il terreno per un futuro cinematografico più integrato e commerciale. Deadpool & Wolverine è stato capace di celebrare senza dimenticare, chiudere cerchi narrativi e, soprattutto, integrare i vari universi cinematografici sotto un’unica grande ala. Il cinema continua a evolversi e reinventarsi. Sebbene possa piacere o meno, il rischio di tale evoluzione è innegabile. La domanda rimane: ci piace questa nuova direzione? Solo il tempo potrà dirlo.
Arianna D’Angelo
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