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Kamala Harris, la prima donna che potrebbe diventare presidente dell’America

Siamo prossimi alle elezioni presidenziali in America. A tal proposito, Joe Biden ha espresso chiaramente di non ricandidarsi.


Il presidente ha poi appoggiato di voler sostenere la candidatura della sua vice Kamala Harris.

In questo momento, un clima di tensione sta colpendo l’America.
Biden ha deciso di ritirarsi dalla campagna per la presidenza. Nel frattempo, sostiene Kamala Harris – sua vice – intenzionata a candidarsi come presidente.
Se questo accadesse, segnerebbe la storia americana, poiché si tratterebbe della prima donna presidente della nazione e il secondo presidente di colore.

Chi è Kamala Harris?

Kamala Harris – soprannominata anche “l’Obama donna” – è la prima vicepresidente afroamericana della storia, cresciuta in California.
Dopo aver conseguito la laurea in legge, è diventata procuratrice di San Francisco e successivamente della California. Con questa carica, Harris inizierà a percorrere un’attività politica fatta di alti e di bassi.
Grazie alle sue capacità di procuratore, riesce ad essere eletta nel 2010 come procuratore generale dello stato. Fino a raggiungere il senato, dove verrà eletta nel 2016.
È durante la sua conquista del seggio in Senato che ha dichiarato guerra a Trump. Infatti, sono diventati virali gli interrogatori forensi a cui è stato soggetto l’ex ministro della giustizia Jeff Sessions.

Trovandosi in preda al successo, iniziò la corsa per la Casabianca.
Questo tentativo risultò fallimentare, pur essendosi imposta come una delle rivali più agguerrite di Biden nel corso delle primarie.
Famosi sono i dibattiti avuti tra i due, dai quali si può notare una certa asprezza.
Ricordiamo che Harris nel 2019 attaccò Joe Biden.
In passato Biden si era opposto a una politica che prevedeva il trasporto in autobus degli scolari neri nelle scuole dei distretti bianchi.
Kamala Harris colse l’occasione per dirgli: “Quella ragazzina sull’autobus ero io“. Frase ad effetto che stava a sottolineare le discriminazioni razziali che le persone di colore avrebbero subito.

Questo non è bastato affinché la sua campagna elettorale non risultasse fallimentare. Nonostante lo scontro, fu scelta come numero due del ticket dem. Proprio grazie ad alcuni argomenti chiave, come l’aborto, che sembra stia recuperando terreno dopo una campagna da vice che si è rivelata deludente.

La sfida per Kamala Harris

Ritenendosi “onorata” di ricevere l’appoggio da parte del presidente, Kamala Harris appare convinta nel voler porsi come l’anti-Trump. Sostenendo così di “voler vincere la nomination e guadagnare voti”.
Sarà difficile per Harris individuare rapidamente il modo per risolvere alcune problematiche. La sua popolarità resta bassa e dopo l’ultima campagna fallimentare viene messo in dubbio che sia capace di attrarre l’elettorato bianco della classe media e operaia in Stati come Michigan, Wisconsin e Pennsylvania.
Ora che gli Stati Uniti stanno vivendo un momento incerto, pensiamo alle parole di Kamala Harris:

Mancano 107 giorni alle elezioni. Insieme combatteremo. E insieme vinceremo”.


La sua determinazione lascia pensare che ci sia ancora possibilità di crescita per Harris. Magari la nuova campagna sarà l’occasione giusta per farsi conoscere e conquistare nuovi volti.

Alessandra Lima

Leggi anche: Joe Biden e Kamala Harris: il volto della nuova America


Alessandra Lima

Sono Alessandra, classe 2001 e studentessa di lettere moderne all’Università di Napoli “Federico II”. Mi interessano la letteratura, l’arte e la fotografia, da cui quasi sempre traggo ispirazione per la scrittura che è, a sua volta, una mia passione. Rendo la penna un tramite per lasciare a chi mi legge la possibilità di comunicare col mio mondo interiore e i miei interessi.
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