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Premio Strega 2024: Donatella di Pietrantonio vince con «L’età fragile»

L’opera letteraria edita da Einaudi «L’età fragile» di Donatella Pietrantonio vince la 78ª edizione del Premio Strega. Secondo posto per «Invernale» di Dario Voltolini.

Come di consueto, ogni primo giovedì di luglio, l’evento del Premio Strega ha avuto luogo nel ninfeo del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma.

L’edizione del 2024 è stata trasmessa in diretta sui Rai3 e condotta da Geppi Cucciari e Pino Strabioli. I due presentatori hanno annunciato le dodici opere finaliste, che si sono distinte per l’equilibrio tra capacità narrative e fascino esercitato sui membri della giuria degli Amici della domenica.

Una sola opera è riuscita a spiccare su tutte, per la sua straordinaria sensibilità nel narrare dei temi così delicati come quelli del femminicidio e della fragilità umana, il libro della scrittrice abbruzzese Donatella di Pietrantonio: L’età fragile.

Con 189 voti, la finalista è riuscita a superare Invernale di Dario Voltolini (edito da La nave di Teseo), che si è aggiudicato il secondo posto e Chi dice e chi tace di Chiara Valerio (edito da Sellerio), che a detta dei giudici si sono rivelate tutte opere più che valide per il titolo da vincitore.

L’età fragile narra di Lucia, una mamma che però una notte d’agosto di tanti anni prima è stata costretta a perdere la sua innocenza. Racconterà anche della scomparsa di Doralice, la sua compagna di giochi, e di altre due ragazze, una scomparsa che segnerà in modo indelebile la sua vita e la sua memoria. Molti anni dopo, la figlia di Lucia, Amanda, tornerà nel suo paese, fragile e malinconica, capendo che qualcosa in lei è cambiato per sempre.

Dopo il tradizionale brindisi della con la bottiglia di liquore, la scrittrice vincente, ha espresso commossa alcune parole per onorare la sua vittoria: «Voglio promettere che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi mi ritrovo a trovare non più scontati».

La scrittrice ha infatti dedicato la sua carriera e le sue opere per dare voce alle donne e ad ogni aspetto della loro vita, come l’influenza della cultura patriarcale sulla maternità, il rapporto madre-figlia e il rimescolamento dei ruoli familiari. Tra le sue opere più rilevanti e che vi consigliamo di approfondire ricordiamo L’Arminuta (2017, Einaudi), Borgo Sud (2020, Einaudi) e Mia madre è un fiume (2011, Elliot Edizioni).

Ilaria Perris

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Photo credits: https://premiostrega.it/PS/annuncio-finalisti-premio-strega-2024/

Ilaria Perris

Classe 2003, cinefila, sognatrice e napoletana. Studentessa di cinema e audiovisivo all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Appassionata di letteratura, arte, critica cinematografica e musica. Credo fortemente nel potere e nella libertà della scrittura e della corretta informazione.
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