Natura & ScienzePrimo Piano
Dieci spiagge italiane da vedere
Con l’arrivo dell’estate ritorna la stagione balneare ed ecco quindi dieci bellissime spiagge italiane da poter visitare.
- La Scala dei Turchi in Sicilia presso Porto Empedocle è una meravigliosa scogliera in marna bianca, formata da gradoni ondulati plasmati dal vento nel corso dei secoli, essa divide due lembi di sabbia chiara circondati da un mare blu intenso. Per la sua bellezza ed unicità è stata candidata all’UNESCO per diventare patrimonio dell’umanità.
- La spiaggia rosa di Budelli in Sardegna, è un capolavoro della natura, con la sua sabbia dal caratteristico colore rosa, per la presenza delle conchiglie di Miniacina miniacea un foraminifero presente nelle circostanti piante di Posidonia oceanica. La spiaggia è una zona protetta e fa parte del parco Nazionale di La Maddalena. A causa dei furti di sabbia l’accesso alla zona è stato vietato, per preservare questo delicato luogo, ma è possibile ammirarla dal mare su una barca.
- In Puglia la Baia di Vignanotica del Gargano stupisce per le sue bianche falesie ricche di vegetazione, che scendono ripide sul litorale sabbioso lungo 500 km. Soprannominata anche la spiaggia dei gabbiani poiché negli incavi delle rocce i gabbiani nidificano indisturbati. Per giungere alla spiaggia occorre percorrere un sentiero immerso nel verde da cui è possibile ammirare un suggestivo panorama.
- Ad Ischia la spiaggia dei Maronti è la più grande dell’isola, ottima per lunghe passeggiate rinfrescati dalla brezza marina, dove poter ammirare l’intenso blu del mare e la circostante verdeggiante montagna ricca di gialle ginestre. Il nome Maronti infatti deriva dall’unione delle parole mare e monti.
- Nelle Marche, nel Parco Nazionale del Conero un’area protetta di 6000 ettari di rigogliosa vegetazione, ottima per chiunque ami anche le escursioni nella natura incontaminata, vi è la spiaggia di San Michele raggiungibile percorrendo i sentieri del parco. Eletta dal Guardian tra le spiagge italiane più belle, il luogo merita una visita per la sua sabbia bianca, il mare turchese splendente incorniciato tra le bianche scogliere del Conero.
- La spiaggia della Baia di Torre Sant’Andrea in Puglia presso Lecce, è un paesaggio unico, in un mare cristallino sorgono faraglioni di roccia calcarea dalle forme particolari, sparsi lungo la costa, ricchi di insenature frutto dell’erosione del vento e delle correnti del mare. Un faraglione in particolare è famoso poiché presenta un arco che è stato denominato l’arco degli innamorati, poiché leggenda narra che chiunque vi passi sotto con il proprio amato avrà eterno amore.
- In Sardegna la spiaggia di Porto Giunco fa parte dell’Area Marina protetta di Capo Carbonara, famosa per il mare limpidissimo e la sabbia fine e candida con fondali bassi e lunghi che ricorda le tipiche spiagge dei Caraibi. In alcuni punti nella vicinanza delle rocce la sabbia assume un colore rosa per la presenza di quarzi. Vi è poi una piccola striscia di sabbia che separa il mare da uno stagno chiamato Stagno di Notteri, in cui i fenicotteri rosa trovano riparo.
- La spiaggia di Erchie in Campania è una piccola caratteristica Baia in provincia di Salerno che ammalia i visitatori per il panorama, è infatti incastonata tra due torri, a sinistra la Torre Cerniola e a destra Torre Tummolo, con alle spalle la montagna ed un mare con riflessi verdi e turchesi.
- In Toscana Cala Violina è un luogo suggestivo da visitare almeno una volta nella vita, deriva il suo nome dal particolare suono che emettono i granelli della sabbia formati da cristalli di quarzo quando ci si cammina sopra. Un fenomeno raro riconosciuto solo in un centinaio di spiagge nel mondo. Fa parte della riserva naturale protetta di Scarlino, racchiusa tra due promontori e per vederla occorre prenotare essendo il luogo per ragioni di tutela accessibile ad un numero limitato di persone ogni giorno.
- Infine la spiaggia dei Balzi Rossi in Liguria, dalla forma di una piccola mezzaluna con rocce dal colore rosso che danno il nome al luogo, poco distante dalla Costa Azzurra. Essa è soprannominata anche spiaggia delle uova per la forma levigata dei suoi ciottoli. Il luogo è interessante anche dal punto di vista archeologico in quanto sono presenti grotte preistoriche in cui sono stati rinvenuti reperti datati al Paleolitico.
Beatrice Gargiulo
Leggi anche: Ma siamo sicuri che ci piaccia il mare?