Estate, da cosa è dovuta?
Estate, dal latino aestas (“calore bruciante”), successivamente mutato da aestus che, come il greco aìthos, significa “calore”.
Questa stagione è vista come la stagione del gran caldo e delle vacanze, paragonato all’apice della vita e delle forze, che spinge le persone ad uscire e stare all’aria aperta, a viaggiare per ammirare le bellezze che ci circondano.
Sono varie le festività estive di cui possiamo usufruire per svagarci un po’, in una vita fatta di routine e continuo stress: la prima in assoluto è la Notte di San Giovanni, celebrata a ridosso del solstizio, ed è la notte che precede la ricorrenza della natività di San Giovanni Battista.
Ad essa sono legate innumerevoli credenze, usanze, riti e superstizioni diffuse sia in Italia che nell’Europa settentrionale. È anche conosciuta come notte delle streghe, perché vi viene attribuito dalla superstizione popolare il raduno delle streghe per il loro sabba.
Bisogna fare, però, una distinzione più che dovuta tra l’estate meteorologica e astronomica. La prima descrive questa stagione come il periodo più caldo dell’anno, andando in opposizione all’inverno che è visto come il più freddo. In questo senso la stagione va dal 1° giugno al 31 agosto.
L’estate astronomica, invece, è quando nell’emisfero boreale la stagione compie l’arco di tempo che va dal solstizio di giugno, il 21 giugno, fino al 20 settembre, giorno che precede l’equinozio di autunno – che avviene il 21 settembre. In questo periodo dell’anno il Sole ha raggiunto il punto più alto rispetto all’orizzonte, incominciando poi la discesa che termina con il solstizio d’inverno.
Generalmente, nel pieno della stagione le temperature raggiungono i loro livelli massimi rendendo molto più rare le precipitazioni e causando siccità e secchezza. Tale fenomeno è anche una conseguenza rappresentata dalla maggior lunghezza del giorno rispetto alla notte.
Nell’emisfero australe, invece, l’estate abbraccia il periodo che va dal 21 dicembre al 20 marzo, vale a dire quando nella parte alta del globo è in corso l’inverno.
Irene Ippolito
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