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Sarcofago di epoca romana ritrovato: nel territorio piemontese una prestigiosa scoperta

Ci troviamo a Cuneo, dove è stato ritrovato un sarcofago antico. Contiene 2400 monete di epoca romana.

All’interno di un capanno per attrezzature agricole è saltato fuori un pregiato sarcofago di marmo.
Risale alla Roma imperiale e a trovarlo è stato un agricoltore del posto.
Il sarcofago è stato nascosto per oltre 5 anni in un capanno di attrezzature agricole nel cuneese.

Il ritrovamento del sarcofago

Il compimento di questa scoperta è frutto di un’indagine che ha avuto inizio nel 2020. La procura di Asti coordinò quest’inchiesta, nata da un controllo di un’abitazione privata.
I militari dell’Arma, grazie all’autorità precedente e ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, avanzarono nell’indagine. Il caso aperto riuscì a guadagnarsi un’attenta e minuziosa ricerca. Non a caso, parliamo del ritrovamento di alcuni oggetti – antichi e di gran valore – conservati illecitamente in proprietà private.
È stata fatta giustizia: le indagini svolte hanno condotto al sequestro di tali resti ritrovati e nascosti.

Cos’è stato ritrovato nell’azienda agricola cuneese

I resti ritrovati sono stati molteplici. Il sarcofago non è stato l’unico resto sequestrato. Ci sono stati altri ritrovamenti e sequestri:

  • 2400 monete, tra cui emerge un solido d’oro dell’Imperatore Onorio databile tra il IV-V sec. d.C
  • 2 unguentari in vetro
  • Vari oggetti bronzei decorativi provenienti da un corredo funerario di epoca romana
  • Elementi architettonici in marmo proveniente dall’area dell’Egeo settentrionale

Tali resti, secondo quanto sostengono gli archeologi della Soprintendenza, appartengono all’area dell’antico teatro romano di Augusta Bagiennorum, l’attuale comune di Bene Vagienna (CN).

La condanna e la restituzione dei resti allo Stato

Coloro che avevano “escogitato” di nascondere tali resti, hanno commesso un reato. Dunque, sono stati condannati per ricettazione e impossessamento illecito di beni culturali. Soprattutto perché – grazie a quest’operazione legale – i Carabinieri hanno interrotto un mercato clandestino che avrebbe prodotto oltre 120 mila euro.
È importante che il patrimonio archeologico di un paese venga protetto.
Difatti, i noti ritrovamenti sono stati ceduti allo Stato e conservati al museo archeologico di palazzo Traversa a Bra.

Alessandra Lima

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La Redazione

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