Mostra del Cinema di Venezia 2024, l’81ª edizione tra titoli da non perdere, stelle brillanti e ritorni attesi
L’appuntamento annuale della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ci ha sorpresi con numerosi ospiti e pellicole di grande impatto. Protagonisti assoluti il regista Tim Burton e la star Angelina Jolie
La Mostra del Cinema di Venezia è ormai giunta alla sua ottantunesima edizione, diretta dal critico italiano Alberto Barbera, che è stato confermato come direttore artistico dell’evento fino al 2026, grazie ai risultati ottenuti quest’anno per la grande diffusione dell’arte cinematografica tra il pubblico.
Come ogni anno, artisti, critici, lavoratori dell’audiovisivo e studenti, si sono riuniti da tutto il mondo per assistere ad uno degli eventi culturali più importanti del nostro paese. Le stelle del cinema hanno percorso luminose il red carpet, tra gli abbaglianti flash e i fan in visibilio.
Questa edizione si è fatta portatrice di grandi ritorni. Tra gli attori e i registi più attesi sul tappeto rosso abbiamo infatti visto sfilare grandi nomi, come Jenna Ortega e Monica Bellucci, insieme nell’attesissimo ritorno del mostro Beetlejuice, interpretato di nuovo da Michael Keaton, nel sequel Beetlejuice Beetlejuice, diretto dall’eclettico regista Tim Burton, e che ha riportato sul grande schermo nei panni di Lydia Deetz, l’amatissima Winona Ryder. Beetlejuice Beetlejuice sarà disponibile nei cinema italiani a partire dal 5 settembre di quest’anno.
Il 2 ottobre invece, sarà la volta del ritorno di un altro iconico personaggio. Joker: Folie à Deux, diretto ancora da Todd Philips, ci aspetta nei cinema con la presenza del magnifico Joker di Joaquin Phoenix e della cantante Lady Gaga nei panni di Harley Quinn. Anche se il pubblico non sa bene cosa aspettarsi da quest’opera, il film è stato preannunciato dal critico Barbera come:
“completamente diverso […] un film incredibilmente intelligente, coraggioso, creativo e originale”.
Il 29 agosto abbiamo visto invece il ritorno del regista cileno Pablo Larraín, che con il film Maria – il biopic sugli ultimi anni di vita della cantante soprano Maria Callas – sembra portare a chiusura una trilogia tutta al femminile, dopo i film Jackie, racconto di Jackie Kennedy, e Spencer, una “ricostruzione immaginaria” di Lady Diana e della sua separazione dal Principe di Galles.
Nei panni della cantante troviamo l’iconica Angelina Jolie, accolta con emozione da una lunghissima standing ovation alla fine della proiezione. Un film delicato, dalla fotografia impeccabile, che ci racconta i fantasmi della vita dell’artista durante la scrittura della sua autobiografia. Nel cast, ad accompagnarla, molti nomi italiani, tra qui quello di Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher e Valeria Golino.
Con la sua lunga durata di ben tre ore e mezza, il 1 settembre ci sorprende The Brutalist, un film drammatico diretto da Brady Corbet, con protagonisti Adrien Brody e Felicity Jones. Una pellicola che tiene incollata il pubblico allo schermo, grazie all’avvincente storia dell’architetto ebreo László Tóth – sopravvissuto all’Olocausto – e della costruzione di un monumento che cambierà per sempre la sua vita e quella di sua moglie Erzsébet, nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Tra gli italiani, un altro grande ritorno e quello del regista Luca Guadagnino, noto principalmente per la direzione di film internazionali come Chiamami col tuo nome, Bones and All e del remake di Suspiria del maestro Dario Argento. Il suo nuovo film Queer, prodotto da Lucky Red e A24 e con protagonisti Daniel Craig e Drew Starkey, è basato sul racconto omonimo di William S. Burroughs del 1985 e segue la storia di William Lee, un artista espatriato a Città del Messico per evitare una retata di droga. Qui il protagonista si innamora di Allerton, un militare della Marina americana in congedo – anch’egli un tossicodipendente – che finisce per diventare lentamente la sua nuova ossessione. Queer è stato definito dal regista stesso “scandaloso” per le sue numerose scene di sesso.
Tra gli eventi di spicco di questa edizione non possiamo dimenticare l’ambitissima premiazione del Leone d’Oro alla carriera, che quest’anno è stato assegnato al regista Peter Weir. Come dichiarato da Alberto Barbera:
“Con soli 13 film realizzati nell’arco di quarant’anni, Peter Weir si è assicurato un posto nel firmamento dei grandi registi del cinema moderno”.
Possiamo infatti ricordare Weir per alcuni titoli importantissimi, che negli anni Novanta hanno costituito dei pilastri per la storia del cinema contemporaneo, come The Truman Show con Jim Carrey, o L’attimo fuggente con Robin Williams e un giovanissimo Ethan Hawke come protagonisti.
Molti altri sono i titoli imperdibili di questa edizione, tra quelli in concorso, fuori concorso, i Classici e gli Orizzonti, che presto emozioneranno il pubblico con la loro uscita nelle sale. Vi invitiamo a recuperare tutti i red carpet e le conferenze stampa della Biennale Cinema 2024 nella sezione “live” del canale YouTube “Biennale Channel”.
Ilaria Perris
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