Perfect blue: il sogno di Mima
“Perfect Blue” è un thriller psicologico animato del 1997 diretto da Satoshi Kon.
Il film segue Mima Kirigoe, una idol giapponese che decide di lasciare il suo gruppo musicale per intraprendere la carriera di attrice. Questa transizione scatena una serie di eventi inquietanti che mettono in discussione la sua identità e sanità mentale.
Il film esplora il concetto di “honne” (veri sentimenti) e “tatemae” (facciata pubblica) nella cultura giapponese.
Critica l’industria dell’intrattenimento e la sua tendenza ad oggettificare le giovani donne, affrontando temi come la perdita dell’innocenza e le aspettative sociali imposte.
Perfect blue, pur essendo un film uscito alla fine del secolo scorso, oggi più che mai risulta ancora attuale, soprattutto con la nascita dei social network. L’uso di internet nel film anticipa questioni come l’identità online e la privacy nell’era digitale.
La confusione tra realtà e finzione riflette l’impatto dei media sulla percezione di sé e degli altri.
Questo film offre una profonda riflessione sulla natura dell’identità, sulla fama e sulla percezione in una società sempre più mediatizzata, anticipando molte delle questioni che sarebbero diventate centrali nel 21° secolo.
Il film è stato ampiamente elogiato per la sua narrazione complessa, la profondità psicologica e la regia innovativa di Satoshi Kon.
Molti critici hanno apprezzato il modo in cui ha affrontato temi maturi ed estremamente complessi.
Satoshi Kon con il suo film ha contribuito a elevare lo status dell’animazione giapponese agli occhi del mondo intero come forma d’arte seria e matura e non solo come puro intrattenimento.
Alice Gallosi
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