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Fenomeno “Dark Tourism”: il turismo dell’orrore

Il dark tourism – “turismo dell’orrore” – o anche detto tanaturismo, è divenuto da qualche anno grande oggetto di grande interesse, nato dall’attrazione dei turisti per luoghi oscuri, associati ad omicidi o tragedie.

Scopriamo insieme le origini di questo fenomeno e come esso influisce nella società contemporanea.

Nelle profondità dell’inconscio umano è situato un fascino innato per tutto ciò che è oscuro. Il dark tourism, detto tanaturismo per la derivazione dalla parola greca thanatos – la personificazione della morte nella mitologia greca – è un fenomeno sociale che da qualche anno a questa parte ha visto una grande espansione, diventando oggetto di studio e di interesse per i sociologi.

Il turismo oscuro nasce dal bisogno del turista di far visita a luoghi contraddistinti per la loro natura macabra, legati alla morte e alla tragedia, più o meno recenti. Sono stati distinti nel tempo diversi gradi e tipologie di turismo oscuro: le visite a luoghi associati alla morte – detto turismo della tragedia – come per chi visita il memoriale dell’11 settembre, o in luoghi veri e propri di morte, come per le visite ad Auschwitz e Chernobyl.

Nonostante la sua recente risonanza, il fenomeno del turismo oscuro ha origine negli anni ‘90 del secolo scorso, quando gli studiosi della Gran Bretagna M. Foley e J. J. Lennon iniziarono a domandarsi del perché così tante persone fossero interessate a visitare luoghi di crimini e sofferenza, sostenendo che il turismo della tragedia fosse un fenomeno derivante dalla spettacolarizzazione della morte.

I mass media infatti, ci propongono spesso una visione particolate della morte e dell’omicidio. Nel 2018, infatti, Netflix pubblica sulla sua piattaforma una serie-documentario dal titolo Dark Tourist, in cui vediamo il giornalista David Farrier alle prese con il turismo oscuro in giro per il mondo, visitando luoghi come la città di Tomioka – evacuata durante il disastro nucleare di Fukushima – o Los Angeles, dove prende parte ad un tour nei luoghi di morte della famigerata Famiglia Manson e visita la casa stregata McKamey Manor.

Il nostro paese è ricco di mete collegate al turismo oscuro, dalle numerose catacombe – come quelle di San Gennaro nel territorio napoletano o le più celebri Catacombe dei Cappuccini a Palermo – fino ai luoghi avvolti dal mistero per gli appassionati di esoterismo e occulto, come il Ponte del Diavolo di Pavia.

Nonostante il dark tourism possa essere un qualcosa di affascinante per molti di noi, si raccomanda essere sempre prudenti nella visita di queste mete e soprattutto, di vedere queste ultime come luoghi di commemorazione ed educazione, dove portare rispetto alle vittime, senza essere in cerca di visibilità.

Ilaria Perris

Leggi anche: Che cos’è il necroturismo

Ilaria Perris

Classe 2003, cinefila, sognatrice e napoletana. Studentessa di cinema e audiovisivo all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Appassionata di letteratura, arte, critica cinematografica e musica. Credo fortemente nel potere e nella libertà della scrittura e della corretta informazione.
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