Fentanyl: dramma statunitense arrivato in Europa
Pochi giorni fa scrollando Instagram mi è capitato sottomano un video pubblicato da Roberto Saviano che di primo acchito mi è parsa la scena di un horror americano.
Zombie ossuti e ciondolanti gettati in un angolo di strada di una qualsiasi città degli angeli ormai caduti. Orrore si ma nella vita reale: si tratta degli effetti del fentanyl, una droga già diffusa da tempo negli Stati Uniti e sbarcata da un annetto in Europa, come tutte le novità americane che si rispettino.
Si tratta di un prodotto formidabile sul mercato: sintetizzato nel 1959 come analgesico oppioide (quindi derivato della morfina) per i pazienti oncologici, si diffuse facilmente negli anni 90 grazie alla creazione di metodi alternativi di assunzione come lecca lecca o pillole. Il mercato è però molto forte anche online. Il prezzo è basso (ne serve meno rispetto alla cocaina) ed è facile acquistarla. La dipendenza si crea nell’arco di pochissimi giorni, ma bastano 2-3 milligrammi perché risulti letale.
Tra gli anni 90 e il 2023 sono morte circa un 1 milione di persone…peccato che l’ascesa della sostanza sia avvenuta negli ultimi anni: nel 2018 32 mila morti, nel 2021 71mila e nel 2023 75mila.
Negli Stati Uniti è stata persino definita la peggiore drug crisis nella storia del paese dal Council on Foreign Relations.
Non dobbiamo però considerarci esenti da rischi: in Italia così come in tutta Europa si trova molto più facilmente di quanto si creda. L’Europol e l’Interpol nel 2023 hanno già individuato in Europa circa 400 laboratori clandestini (alcuni anche in Italia).
La sostanza viene inoltre utilizzata frequentemente per tagliare l’eroina, il che rappresenta un mix letale.
Produrre fentanyl illegalmente è ovviamente più complesso, si possono trovare sul mercato pillole con all’interno 2-5 mg, il che non permette ai consumatori di sapere con precisione quanto stanno assumendo.
Come agisce sul corpo?
Gli effetti ricercati e sicuramente ottenuti sono quelli di euforia, sedazione e serenità; mentre quelli collaterali depressione respiratoria, assuefazione, dipendenza fisica e psicologica.
Come si è diffuso così capillarmente?
Negli anni 90 l’azienda farmaceutica Perdue Pharma commercializzò l’Oxycontin pagando profumatamente i medici per prescriverlo.
«Non sembrano caramelle? Non vi darà mai dipendenza. Non temetelo» queste le frasi con cui le pubblicità in televisione sponsorizzavano la sostanza. E così i consumi crebbero a dismisura, sino a quando la sostanza iniziò a mancare, costringendo gli ormai tossicodipendenti a cercare alternative più economiche…tra cui il fentanyl.
In Italia se ne parla ancora poco e soprattutto male: si demonizza il tutto senza fare distinzioni tra scopo farmacologico e abuso…ma sappiamo bene che il proibizionismo non risolve il problema, piuttosto regala alle mafie nuovo mercato.
Sofia Seghesio
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