Musi da rifugio – viaggio attraverso i volti dei cani ancora senza famiglia

Abbandoni e rinunce di proprietà sono all’ordine del giorno. Sempre più cuccioli vengono condannati a una vita in canile, stretti tra le fredde mura di un box.

Privati di un’esistenza calorosa, destinati a crescere senza conoscere mai l’affetto di una famiglia adottante.

Se chiedessi quanto vale una vita umana, probabilmente tutti risponderebbero “molto”.

Quanto vale invece quella di un cane?

Perché se un cane viene investito, non dobbiamo preoccuparci di salvarlo ma è solo uno dei tanti?

Perché se una gatta sforna 10 cuccioli, non dobbiamo raccomandarci di diffondere il verbo della sterilizzazione? Tanto è solo un gatto.

Perché?

Perché non tutti sanno dare alla vita di questi animali, il valore che merita.

Dare valore alla vita di un animale significa preoccuparsi di curarlo se sta male, donare amore, pensare al miglior cibo possibile e alla milgiore condizione di vita che possa avere. Vuol dire anche non lasciare che i nostri amici pelosi mettano al mondo cuccioli senza controllo, vuol dire prestare attenzione alle loro vite finché ci staranno accanto e fermarsi quando al ciglio della strada, li si vede in difficoltà.

Questo lo possiamo imparare solo educandoci, è il motivo per il quale oggi vi proponiamo la prima parte del nostro reportage al Rifugio ARPAD di Pozzuoli (NA).

“Aiutaci ad Aiutarli” è il motto dell’ARPAD, (Associazione Regionale di Protezione Animali Domestici), il rifugio per cani situato a Licola Mare, Pozzuoli, nato nel 1984 grazie alla professoressa Giovanna de Vita. Il rifugio ARPAD può accogliere fino a 400 randagi e cani bisognosi, rappresentando un punto di riferimento per il territorio grazie alla sua immensa opera di sensibilizzazione sui problemi legati al maltrattamento e abbandono di animali.

Guarda anche Balù e il rifugio arpad

Per maggiori info: WhatsApp 327 1885060

Francesca Arfé

Fotografie di Montella Lorena