Musi da rifugio – viaggio attraverso i volti dei cani ancora senza famiglia (terza parte)
I fenomeni di abbandono e randagismo sono figli di una mancata sensibilizzazione sul tema della sterilizzazione.
Come segnalato dall’A.S.T.A. (Associazione per la Salute e la Tutela degli Animali) con la loro campagna “Se lo ami lo sterilizzi”, la maggior parte degli animali abbandonati proviene da cucciolate indesiderate.
Cucciolate che spesso vengono sistemate in scatoloni abbandonati sul ciglio della strada, come fossero immondizia.
Anime innocenti che non hanno scelto di nascere e che sono condannate a un futuro precario, perché sono davvero tanti gli animali che necessitano di cure e attenzioni, ospiti di rifugi e canili ormai strapieni, all’orlo del collasso.
Sterilizzare è un atto d’amore che previene la crescita demografica incontrollata dei cani randagi: pensare di far nascere nuove meravigliose vite per poi relegarle a un’esistenza priva di affetto è un pensiero che spezza il cuore.
“Aiutaci ad Aiutarli” è il motto dell’ARPAD, (Associazione Regionale di Protezione Animali Domestici), il rifugio per cani situato a Licola Mare, Pozzuoli, nato nel 1984 grazie alla professoressa Giovanna de Vita.
Il Rifugio ARPAD può accogliere fino a 400 randagi e cani bisognosi, rappresentando un punto di riferimento per il territorio grazie alla sua immensa opera di sensibilizzazione sui problemi legati al maltrattamento e abbandono di animali.
Scegliere di adottare è un gesto che potrebbe cambiare radicalmente il destino di un cucciolo: attraverso i nostri reportage, vogliamo mettere in luce il valore unico di ogni vita presente al Rifugio ARPAD, mostrando storie di speranza e rinascita.
I cuccioli in foto sono stati recuperati dalla volontaria Alessandra e al momento sono al Rifugio.
Per maggiori info: WhatsApp 327 1885060
Guarda anche la seconda parte del reportage: Musi da rifugio
Francesca Arfé
Fotografie di Lorena Montella e Andrea Casale