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Napoli, terra romantica: le leggende d’amore partenopee

I napoletani sono un popolo di romantici e la città di Napoli, grazie ai suoi meravigliosi scorci regala racconti d’amore che la scrittrice Matilde Serao ci ha tramandato. 

“Vai a Napoli? Attenzione!”, questa è una frase molto ricorrente, specie da parte di chi distorce il naso. Non sempre si va oltre valutando Napoli nel suo complesso, a fare ciò è stata Matilde Serao. Nel suo libro Leggende napoletane ha spiegato con i suoi racconti il panorama mitologico che le bellezze terrene di Napoli conservano. Infatti, la ricorda come “terra creata dall’amore”. 

“Chi è Matilde Serao?”

Matilde Serao nacque in Grecia da madre greca e padre napoletano.
Da giovane intraprese la sua carriera da giornalista che culminò nella fondazione, insieme al marito Eduardo Scarfoglio, della testata “il Mattino”.
È autrice di varie e celebri opere ma quella che terremo ora in considerazione è intitolata Leggende napoletane.

In Leggende napoletane di Matilde Serao vengono raccontate storie d’amore che hanno preso vita da diversi posti della città partenopea.
Tra le leggende pervenute da questa raccolta citiamo quella di:

  • Posillipo e Nisida
    Si tratta di una storia d’amore poco conosciuta governata da passione e tormento. Sullo sfondo domina un amore impossibile che vede come protagonisti Posillipo e Nisida.
    Posillipo viene visto come un uomo gentile ben voluto da tutti, mentre Nisida viene considerata come una donna malvagia che ricavava piacere dal sedurre ed illudere uomini più giovani di lei, con lo scopo di farli innamorare.
    Da questo sentimento fu colpito anche Posillipo che, guidato dalla sofferenza, decise di porre fine al suo dolore gettandosi in mare e lasciandosi annegare.
    Durante il tragico accaduto entrò in gioco il Fato che trasformò Posillipo in un bellissimo promontorio.
    Un destino non meno tragico toccò a Nisida che fu trasformata in uno scoglio congiunto a Posillipo tramite un istmo, quasi a simboleggiare due persone che si sfiorano senza mai toccarsi.
    Infatti, così posizionati riescono a guardarsi e restare vicini per sempre ma non potranno mai ricongiungersi. Posillipo che rappresenta l’indole del giovane, dispone di una vista bellissima. Nisida si è ritrovata ad ospitare il carcere minorile a causa della sua natura malvagia.
  • I quattro colli di Napoli
    La leggenda dei quattro colli di Napoli ha come protagonisti quattro fratelli: Poggioreale, Vomero, San Martino e Capodimonte. Uniti da un bellissimo legame furono sottomessi da un brutale gioco del destino: si innamorarono della stessa donna. Questa situazione incrinò il loro rapporto e quello che provocò un ulteriore tensione fu il fatto che la donna non ricambiava il sentimento verso nessuno di loro. Sebbene i fratelli si trovassero in preda alla disperazione, riuscirono ad evitare il fratricidio grazie ad una decisione presa dalla donna: scappò per liberarsi dall’oppressione dell’accaduto e dal desiderio dei giovani.
    Smisero di combattere. Per essere fedeli all’amore che provavano verso questa bellissima donna, decisero di aspettarla invano e così durante la loro attesa millenaria finirono per trasformarsi in quattro colli.
  • Sebeto e Megara
    Sebeto era un uomo ricco che viveva in una villa di campagna, presso la città di Napoli. Sposò Megara, donna verso la quale provava un profondo amore, che un giorno decise di intraprendere un viaggio con l’aiuto di una feluca. Navigò per il golfo della città di Napoli e approdò alla riva Platamonia dove il mare non si presentava tranquillo. In preda alle acque agitate finì in mare e morì, trasformandosi nello “scoglio di Megaride”, dove sorse il Castel dell’Ovo. Quando Sebeto apprese la triste notizia fu colto dalla disperazione e non smetteva di piangere.
    Le eccessive lacrime versate trasformarono Sebeto in un fiume in corsa verso il mare, fino a raggiungere eternamente la sua amata.

Tra le tante leggende che arricchiscono il bagaglio partenopeo, abbiamo citato queste che ci regalano una ragione in più per lasciarsi suggestionare alla vista di Posillipo, dei belvederi che ci offre la collina del Vomero e del Castel dell’Ovo che contorna il bellissimo lungomare di Mergellina.

Napoli è un libro di racconti che va sfogliato per ripercorrere forti emozioni e sentimenti contrastanti senza ignorare il fascino e la magia che suscitano nel raccontarli.
A ciascuno la sua storia preferita!

Alessandra Lima

Leggi anche: Napoli: preistoria e protostoria di un amore millenario

Alessandra Lima

Sono Alessandra, classe 2001 e studentessa di lettere moderne all’Università di Napoli “Federico II”. Mi interessano la letteratura, l’arte e la fotografia, da cui quasi sempre traggo ispirazione per la scrittura che è, a sua volta, una mia passione. Rendo la penna un tramite per lasciare a chi mi legge la possibilità di comunicare col mio mondo interiore e i miei interessi.
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