Arte & CulturaPrimo Piano

5 scoperte rivoluzionarie nate per caso

Quando pensiamo a una scoperta, soprattutto di natura scientifica, ci viene naturale immaginarla come una faccenda seria, frutto di lunghe ricerche ben calibrate e pensate.

Mentre è sicuramente vero che gli scienziati si dedicano anima e corpo alle loro inchieste, talvolta le scoperte che cambiano la Storia avvengono per caso e, spesso, in modi buffi.

Vediamone insieme qualcuna.

La Coca-Cola

Nel 1886, il farmacista statunitense John Stith Pemberton stava cercando di creare un tonico per curare il mal di testa e l’affaticamento. Mescolando sciroppo di coca e noce di cola, creò per caso una bevanda molto apprezzata dai suoi clienti per il sapore dolce. 

Contrariamente a quanto si possa pensare, Pemberton non divenne ricco con questa invenzione, anzi fu costretto dai molti debiti a vendere la ricetta e i diritti per 2300 dollari ad Asa Candler, uomo d’affari che aveva intuito il potenziale della bevanda. Grazie a un’efficace strategia pubblicitaria e alla quotazione in borsa della Coca-Cola Company, negli anni ‘20 del Novecento la bibita cominciò a diffondersi enormemente nella sua iconica bottiglia di vetro. Fu nel 1960 che si diffuse la versione in lattina, mentre nel 1980 anche quella in bottiglia PET. 

La Penicillina

Quando nel 1928 il medico scozzese Alexander Fleming si accorse di una patina di muffa sulla coltura di batteri che stava analizzando non seppe subito di aver fatto la scoperta del secolo. In quel periodo, il dottore stava svolgendo alcuni studi sull’influenza presso la St Mary’s Hospital Medical School, oggi parte dell’Imperial College London, e una delle sue piastre di Petri ospitava una coltura di stafilococchi, batteri responsabili di molte patologie.

Osservando la muffa, Fleming notò che in quell’area i batteri non crescevano, ciò poteva significare che il fungo Penicillium producesse una qualche sostanza che li uccideva. Fu questo il primo passo verso l’invenzione degli antibiotici, concretizzato poi negli anni ‘40 grazie al lavoro del patologo australiano Howard Walter Florey e del biochimico di origine russa Ernst Boris Chain.

Il Velcro

La cosiddetta “chiusura a strappo” fu inventata nel 1948 dall’ingegnere svizzero George de Mestral. Dopo una passeggiata, l’uomo aveva infatti notato che i semi di bardana, fiore medicinale di un viola sgargiante, si attaccavano ai suoi vestiti e al pelo del suo cane. Osservandoli al microscopio, de Mestral scoprì che i semi avevano minuscoli ganci che si ancoravano ai tessuti. Ispirandosi alla loro conformazione, sviluppò un sistema di chiusura composto da due elementi: una striscia di stoffa lineare con minuscoli uncini che poteva accoppiarsi con un’altra striscia di stoffa provvista di minuscole asole; i due elementi si attaccavano temporaneamente, fino a quando venivano separati meccanicamente. La prima versione in cotone risultò poco pratica, ma il secondo tentativo in nylon e poliestere si rivelò più efficace.

De Mestral brevettò l’invenzione nel 1955 e successivamente ne affinò la fabbricazione, fino al lancio sul mercato verso la fine degli anni ‘50. Chiamò la sua azienda Velcro, combinando le parole francesi velours, velluto, e crochet, uncino, e ad oggi è questo il termine usato per la chiusura a strappo tanto geniale da finire non solo su abbigliamento e buste, ma persino sui veicoli lunari portati sulla Luna da Neil Armstrong e Buzz Aldrin.

Il Microonde

Tutto è partito da una barretta di cioccolato. L’ingegnere statunitense Percy Spencer lavorava per la Raytheon Company, azienda che produceva magnetron, un tipo di valvola termoionica ad alta potenza destinata alla produzione di microonde non coerenti utili in periodo bellico per l’uso dei radar.

Durante un test con il magnetron, Spencer notò che la barretta di cioccolato che aveva in tasca si era sciolta e gli venne subito l’idea di impiegare le microonde per cucinare. Provò a riscaldare del mais, che divenne un magnifico popcorn, e a cucinare un uovo che esplose. Lo sviluppo di quello che sarebbe diventato il moderno forno a microonde continuò e nel 1947 la Raytheon commercializzò i primi macchinari di questo tipo. Fu solo nel 1955 che venne costruito il primo forno per uso casalingo.

Il Viagra

Ironicamente, questo farmaco controindicato per chi soffre di malattie cardiovascolari è stato scoperto dai chimici dell’azienda Pfizer durante la sperimentazione di un farmaco per trattare l’angina pectoris, ovvero il dolore toracico dovuto a problemi cardiaci, e l’ipertensione arteriosa. 

Durante gli studi clinici effettuati a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90, i pazienti riferirono effetti collaterali inaspettati, tra cui un miglioramento dell’erezione. Il farmaco fu dunque riproposto come trattamento per la disfunzione erettile e divenne uno dei farmaci più famosi al mondo.

Claudia Moschetti

Leggi anche: C. Gustav Jung: una vita di scoperte che non smette di stupire


Claudia Moschetti

Claudia Moschetti (Napoli, 1991) è laureata in Filologia Moderna. Ha insegnato italiano a ragazzi stranieri e scritto per un sito universitario. È attualmente recensora presso il blog letterario Il Lettore Medio e redattrice per il magazine La Testata. Dal 2015 al 2021 ha collaborato alla fiera del libro gratuita Ricomincio dai libri, di cui è stata anche organizzatrice.
Back to top button