Elisabetta I: una donna dai tanti volti
L’Europa del Cinquecento è dominata da due grandi personalità: Filippo II di Spagna ed Elisabetta I d’Inghilterra
Elisabetta I d’Inghilterra, ossia Elisabetta Tudor, fu proclamata regina nel 1558 in modo inaspettatamente pacifico, Elisabetta, figlia di Enrico VIII e della seconda moglie Anna Bolena, aveva solo venticinque anni; era una ragazza colta, sapeva leggere ma non scrivere, secondo i dogmi del tempo.
La sua epoca fu ricca di avvenimenti politici, sociali, artistici e culturali ed è ancora oggi ricordata come “età elisabettiana” o “età dell’oro” (The Golden Age).
Molti intellettuali la definirono «the king’s two bodies» perché il suo corpo naturale era inevitabilmente femminile, ma il suo corpo politico si era formato secondo la tradizione dinastica maschile. La regina fu anche criticata per essere un maschio innaturale ed insufficientemente femmina. Ella era consapevole di questa situazione e seppe utilizzarla al meglio, secondo la convenienza del momento.
Elisabetta Tudor: accenni biografici e dinastia
Elisabetta I nacque a Greenwich il 7 settembre del 1533..le viene impartita una rigida educazione protestante e una formazione prettamente umanistica; ella spicca per la sua vasta cultura e il brillante intelletto, tanto da riuscire in breve tempo ad imparare diverse lingue, tra cui lo spagnolo, l’italiano, il francese, il latino e il greco. Donna connotata da folti capelli rossi ed ineguagliabile eleganza, non passa mai inosservata.
L’esistenza di Elisabetta I è fortemente legata al matrimonio di Maria I e Filippo II. Il rapporto che ha legato le due sorellastre subisce una grave crisi quando la regina inglese dichiara guerra ai protestanti, condannando tutti coloro non vogliano convertirsi. L’immenso timore che ella adesso nutre per sua sorellastra la porta a fingersi cattolica per molto tempo, pur continuando a professare segretamente il proprio credo. Elisabetta viene scoperta a rinchiusa nella Torre di Londra.
L’ascesa al trono di Elisabetta I fu piuttosto controversa, un processo intricato che si inerpica con i tanti fattori religiosi e sociali che a quell’epoca scuotevano l’Inghilterra. Il suo regno ha spalancato le porte al Rinascimento, sottolineando un periodo di splendore che però si caratterizza per la presenza di un mistero ancora oggi irrisolto. Elisabetta I infatti, l’ultima sovrana Tudor, è accusata di aver fatto uccidere la moglie di un suo presunto amante. In realtà, secondo quanto si apprende dai testi storici, sembrerebbe che la regina avesse deciso di non sposarsi, respingendo ogni presunto pretendente.
Elisabetta I probabilmente non si sposò per mantenere intatto il proprio potere, per evitare che il consorte potesse in qualche modo intervenire nelle sue scelte.
La regina utilizzò la propria scelta come propaganda, dichiarando che storia d’amore più importante fu quella che ebbe col proprio regno. A quanto pare, per dimostrare la sua totale fedeltà al Paese, indossava anche l’anello dell’incoronazione all’anulare sinistro. Per la Storia divenne “La Regina Vergine”.
Vicissitudini politiche, economiche e sociali
Il regno di Elisabetta rappresentò un importantissimo cambiamento rispetto al cattolicesimo di Maria e un ritorno alle politiche di Enrico VIII, per cui il monarca inglese era a capo di una chiesa inglese. L’Atto di Supremazia nel 1559 diede inizio ad un graduale processo di riforma della Chiesa, che diede origine alla Chiesa d’Inghilterra.
Elisabetta I pretendeva obbedienza e criticava ogni religione radicale, pur non forzando nessuna coscienza. La regina era ben voluta e difatti gli anni della sua dominazione sono spesso indicati con il suo nome: “The Elizabethan Age”, per sottolineare l’affetto nei suoi confronti.
Ricordiamo che in quegli anni l’Inghilterra diventò una potenza mondiale, fortemente sviluppata. Inoltre, l’età elisabettiana è ricordata anche per la grande diffusione dell’alfabetismo, gran parte della popolazione dell’epoca imparò a leggere e scrivere. Una vera e propria novità.
La società inglese, intanto, vive, in quest’ottica, dei notevoli cambiamenti, a cui il Paese è sottoposto a livello internazionale. Dal punto di vista religioso, Elisabetta I spinge l’Inghilterra verso l’equilibrio promuovendo il Protestantesimo e cercando di bandire qualunque tipo di fanatismo religioso.
Dopo varie vicissitudini e diversi “colpi al cuore”, Elisabetta I, nell’autunno del 1602 attraversa un profondo stato depressivo: non riesce più a sopportare il peso della complessa vita politica, sempre più affaticata fisicamente, oltre che psicologicamente.
Elisabetta I muore il 24 marzo 1603 nel Palazzo di Richmond, quell’anno avrebbe compiuto 70 anni. Le sue ultime parole sono state: “Chiamatemi un prete: ho deciso che devo morire”.
GERARDINA DI MASSA
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