La luce della gentilezza
Il 13 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza.
Quest’ultima è definibile come un dono prezioso, un’opera di generosità che ciascuno di noi può offrire e possiede il potere di cambiare vite e creare connessioni profonde tra le persone.
Un sorriso, un complimento sincero, così come un piccolo gesto di bontà, permettono di spalancare porte che in altro modo sarebbero rimaste chiuse. La scelta di praticare la gentilezza richiede empatia, dunque l’abilità di immedesimarsi negli altri, di intuire le loro emozioni e bisogni. Nel momento in cui scegliamo di agire con gentilezza, di riempire di emozioni positive gli altri, immagazziniamo anche noi tali emozioni in quanto donare significa ricevere.
Gentilezza significa anche autostima. Nel praticare tale atto verso se stessi, promuoviamo l’amore e la fiducia in sé.
Così facendo, impareremo ad accettare le nostre imperfezioni, identificando il valore che risiede in ciascuno di noi. C’è da affermare, inoltre, che la gentilezza non implica alcuno sforzo e può svilupparsi attraverso piccoli ma significativi cambiamenti. Offrire un sorriso o una semplice parola gentile, sono azioni da poter donare anche nel caos della vita quotidiana.
Per concludere, la gentilezza è un fascio di luce che irradia nella complessità della vita. E’ un gesto che può scaldare i cuori, un regalo che possiamo liberamente offrire agli altri ma anche a noi stessi.
Mariele Imputato
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