Libri sul femminismo: quali leggere?
Il femminismo è un movimento socioculturale di cui si parla da oltre un secolo – tant’è vero che venne utilizzato per la prima volta come termine nel 1892 –, ricco di storia e che si è evoluto nel tempo, creando ampi dibattiti.
Ma da dove iniziare se si vuole approfondire questo tema?
Sicuramente ci sono tantissimi video e podcast che offrono conoscenze base sul femminismo, ma, per chi preferisce leggere, ci sono altrettanti libri che ne parlano in maniera approfondita! Qui di seguito, ve ne consiglierò cinque che, secondo me, vale la pena leggere. Incominciamo!
Il libro del femminismo (2019), Gribaudo
Non potevo non incominciare con Il libro del femminismo. Grandi idee spiegate in modo semplice, pubblicato da Gribaudo nel 2019. È ottimo per chi, di femminismo, non ne ha ben chiaro il concetto; tuttavia, può essere utile anche a chi vuole approfondire meglio il tema ma partendo dal principio.
Si, dal principio, perché lo scopo del libro è quello di offrire in modo chiaro, semplice e diretto i concetti fondamentali del femminismo attraverso i secoli, includendo citazioni, aneddoti e immagini. Inoltre, si può leggere di come il concetto stesso di femminismo sia cambiato nel corso della storia, dalle sue radici, passando per l’Illuminismo e arrivando fino ai giorni nostri.
Parità in pillole (2020), Irene Facheris
Parità in pillole. Impara a combattere le piccole e grandi discriminazioni quotidiane è un libro di Irene Facheris, pubblicato nel 2020 da Rizzoli. Questo libro ha preso spunto da Parità in Pillole, videorubrica uscita dal 2016 al 2019 sul canale YouTube della scrittrice.
Nelle 208 pagine che compongono il libro, Irene esamina una ad una le discriminazioni più diffuse, come il sessismo benevolo, l’omobitransfobia, il gaslighting, per invitare tutte le persone a diffondere attivamente una sensibilità nuova, una maggiore consapevolezza, affinché si riesca anche a lavorare su ciò che spesso abbiamo interiorizzato in quanto la parità può rendere tutti più felici.
Nella sinossi possiamo leggere che Parità in Pillole offre “uno strumento per costruire rapporti paritari e porre le basi per una società davvero inclusiva, dove tutti, anche coloro che stanno in posizioni di potere, possano trarne beneficio e vivere meglio”.
Dovremmo essere tutti femministi (2015), Chimamanda Ngozi Adichie
Saggio del 2015 pubblicato dalla Einaudi, Dovremmo essere tutti femministi di Chimamanda Ngozi Adichie è frutto di una conferenza TEDx dal medesimo titolo e che ha avuto un enorme successo, in cui vuole offrire una definizione originale del femminismo del XXI secolo.
Prendendo in considerazione le proprie esperienze e riflessioni sull’attualità, in cui racconta il suo vissuto in una Nigeria particolarmente maschilista, l’autrice presenta in 32 pagine un appello sulle ragioni per cui dovremmo essere tutti femministi, oltre ad un’indagine d’autore su ciò che significa essere una donna oggi.
Dovremmo essere tutti femministi si presenta come un saggio scorrevole, efficace e semplice da leggere, ma di forte impatto.
Manuale per ragazze rivoluzionarie: perché il femminismo ci rende felici (2018), Giulia Blasi
Saggio di 228 pagine pubblicato nel 2018, in Manuale per ragazze rivoluzionarie: perché il femminismo ci rende felici Giulia Blasi analizza con estrema lucidità le situazioni che tutt’ora le donne vivono ancora quotidianamente e offre, in una seconda parte pratica del libro, consigli concreti per attuare un femminismo pieno di ottimismo e spirito di collaborazione che possa rendere tutti più sereni e rispettosi.
È un libro che nasce dopo anni passati ad osservare come si muovono donne e uomini in Italia, in una società tecnologica e in rapida evoluzione, ma che purtroppo non ancora paritaria tra i sessi in termini di rispetto, opportunità, trattamento.
Il corpo elettrico. Il desiderio nel femminismo che verrà (2020), Jennifer Guerra
Nel 2020 è stato pubblicato da Tlon il libro da 149 pagine Il corpo elettrico. Il desiderio del femminismo che verrà, scritto da Jennifer Guerra. Il corpo della donna è spesso messo al centro del dibattito della società, difatti Jennifer Guerra traccia un percorso che parte dall’autocoscienza del corpo femminile arrivando ai gender studies contemporanei, per recuperare i concetti e le lotte femministe e adattarle al nuovo millennio.
Jennifer Guerra cita nella Premessa del libro la cantante Chaka Khan: “I’m every woman, it’s all in me”, vale a dire “Sono ogni donna, è tutto in me”, perché ci tiene a sottolineare che “quello che riguarda un solo corpo di una sola donna nel mondo riguarda tutte le donne”, nello sforzo di comprendere l’unicità del corpo femminile, in tutte le sue forme. Vuole attuare un’azione significativa mentre vede governi sempre più autoritari e repressivi.
Irene Ippolito
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