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Alessandro Magno, il film e la realtà storica

Alexander, film del 2004, presenta molte differenze con la storia vera di Alessandro Magno, tra eventi mancanti e rappresentazioni falsate dei persiani.

Molti storici, inoltre, hanno criticato il film per la mancanza di chiarezza su questioni chiave della vita dell’imperatore.

Vediamo quali sono alcune delle differenze con la storia vera di Alessandro Magno. 

Si sa che quando viene messa in atto una trasposizione cinematografica di un libro o di un evento storico in particolare, ci sono sempre delle differenze per adattare la pellicola. Ma cosa accade quando queste divergenze sono troppe e viene alterata la veridicità dei fatti?

Per esempio, sono state ignorate battaglie e assedi fondamentali e ci si è concentrati troppo su quella di Gaugamela, comunque fondamentale per avere sancito una vittoria da parte dell’esercito di Alessandro Magno nonostante l’inferiorità numerica. I Persiani sono stati rappresentati come per lo più disorganizzati, ma in realtà erano una forza formidabile e organizzata che ha richiesto la grande abilità di Alessandro per sconfiggerli. Molti personaggi, tra cui Clito e Dario III, il re persiano, sono stati rappresentati come giovani, ma in realtà erano uomini anziani, tra i 40 e i 50 anni. Ma soprattutto, in linea generale, la rappresentazione dei popoli orientali è stata oggetto di forti critiche. Secondo Lloyd Llewellyn-Jones, professore di Storia antica all’Università di Cardiff: “Il film Alexander di Oliver Stone mostra tutte le note nozioni orientaliste circa l’inferiorità delle società orientali. Tanto che, in termini di rappresentazione delle relazioni tra Oriente e Occidente, Alexander deve essere visto come una dichiarazione culturale obsoleta e un riflesso ormai logoro della continua preoccupazione occidentale per un immaginario Oriente esotico”.

Invece, l’esperto di storia persiana Kaveh Farrokh ha contestato l’omissione dell’incendio di Persepoli da parte di Alessandro e ha osservato che, nel film, “le forze greche sono tipicamente mostrate come molto organizzate, disciplinate e ciò che è molto inquietante è che, quando i cosiddetti persiani vengono mostrati mentre affrontano i macedoni, li si vede con il turbante. I turbanti non sono nemmeno un capo persiano. Quello che non si sa è che i Persiani avevano davvero delle uniformi. Marciavano con disciplina. Nel film vengono mostrati come disorganizzati”. In un altro episodio, Alessandro viene mostrato come ferito nella battaglia dell’Idaspe nel film, ma in realtà era stato ferito in un’altra battaglia in India. Anche la creazione del faro di Alessandria presenta delle inesattezze storiche. Viene brevemente mostrato mentre Tolomeo descrive la storia di Alessandria. In realtà, sebbene ne avesse commissionato la costruzione, non fu terminato durante la sua vita.

Stone, nei suoi vari commenti nel DVD del film, ha difeso i problemi storici più evidenti per quanto riguarda la storia persiana e indiana, dicendo che non aveva risorse per rappresentare accuratamente una moltitudine di battaglie a scapito della narrazione. Descrive in dettaglio come ha fuso tutti gli aspetti principali della Battaglia di Granico e della Battaglia di Isso nella Battaglia di Gaugamela, così come ha semplificato pesantemente la Battaglia dell’Idaspe in uno scontro diretto, mentre ha fuso la quasi morte di Alessandro con l’assedio di Malli.

Tra l’altro Alexander, al momento dell’uscita in sala, non ebbe il successo sperato, riprendendosi solo con l’uscita home video grazie anche a numerose versioni estese e alternative che ne hanno migliorato il montaggio.
Negli Stati Uniti, il film suscitò polemiche, ricevendo critiche piuttosto negative. Tuttavia, la pellicola venne sufficientemente apprezzata a livello internazionale. Lo stesso Stone giustificò il suo lavoro dalle critiche statunitensi, dichiarando: “Gli americani non studiano la Storia, non la conoscono se non per alcuni titoli di libri e giornali letti con ignoranza. Sono indifferenti anche al passato del loro giovane Paese e prigionieri di una ipocrita moralità fondamentalista. È questa una delle prime cause del loro rifiuto per il mio Alexander, un film storico”.

Esistono varie versioni del film, tutte rimontate e riviste negli anni: oltre alla versione cinematografica, che dura circa 175 minuti, esiste la Director’s Cut, uscita nel 2007, una versione in cui sono presenti sia tagli, sia aggiunte, con una durata, di circa 168 minuti, leggermente inferiore a quella cinematografica; la Final Cut, uscita nel 2012, che dura 214 minuti (circa 40 minuti in più dell’originale), una versione che ha un montaggio differente dalla versione cinematografica, con corpose aggiunte, ma presentando anche alcune differenze; c’è, infine, la versione definitiva, uscita nel 2014, chiamata, appunto, Ultimate Cut, una versione leggermente più breve rispetto a quella precedente, ma che, a detta del regista, dovrebbe essere la rappresentazione finale dell’opera.

Lucia Russo

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Lucia Russo

Lucia. Amante della luce per destino: nomen omen. Tuttavia crede che per arrivare a quella luce ci sia bisogno del caos e della contraddizione, scrutarsi dentro, accettarsi e avere una profonda fiducia in sé stessi. Il rimedio a tutto il resto: una buona porzione di parmigiana di melanzane.
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