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Curiosità dal mondo e dalla storia: l’ipocausto, il riscaldamento a pavimento dei romani

L’ingegneria romana è famosa per le sue innovazioni, estremamente funzionali e all’avanguardia per l’epoca, ma l’ipocausto le batte tutte!

Utilizzato alle terme, nelle ville e negli edifici pubblici, questo ingegnoso sistema è il precursore dei sistemi di riscaldamento a pavimento attuali.

Sfruttando l’aria calda generata da un focolare, ai fruitori di questi ambienti veniva offerto un comfort sorprendentemente moderno.

Per celebrare la grandiosità di questa invenzione è importante capire come essa era progettata: il focolare o praefurnium, bruciava legna o carbone e produceva aria calda e fumi. L’aria calda proveniente dal focolare circolava in una camera d’aria, i cui pilastrini erano di mattoni o pietra, i suspensurae. Ciò favoriva un riscaldamento del pavimento e spesso anche delle pareti attraverso il riscaldamento di canali o tubi in terracotta, i tubuli. Il sistema pratico ed efficiente aveva però bisogno di una manutenzione costante, difatti vi erano degli schiavi appositamente designati alla rimozione della cenere e alla continua alimentazione del focolare.  

Nel libro V del “De Architectura“, Vitruvio descrive le tecniche di costruzione delle terme romane, includendo l’uso dell’ipocausto per riscaldare gli ambienti:

“Praefurnium ita fieri oportet, ut aer calidus a furno per concamerationes, quae sub caldariis sunt, transversus per parietes in hypocaustum exeat.”

“Il focolare deve essere costruito in modo tale che l’aria calda, proveniente dal forno, passi attraverso le camere sotto il calidarium e attraverso i muri per uscire nell’ipocausto”

Il nome “ipocausto” deriva dal greco “hypocauston” (ὑποκάυστον), che significa “sotto il fuoco” o “fuoco nascosto”. Questo termine è composto da due parole: “Hypo” (ὑπο), che significa “sotto” o “al di sotto” e “Kauston” (κάυστον), che significa “bruciato” o “ciò che brucia”, derivante dal verbo “kaiein” (καίειν), che significa “bruciare”. Numerosi erano i vantaggi del sistema: il confort termico; l’igiene garantita rispetto ai fuochi aperti, siccome questo sistema evitava l’accumulo di fumi e fuliggine negli ambienti; l’efficienza energetica in quanto con un’unica fonte di combustione venivano riscaldati pavimenti e pareti.

La sua influenza si diffuse anche nel Medioevo e fu ripresa in alcune costruzioni bizantine e islamiche. Oggi, molti resti archeologici di ipocausti, ben conservati, si possono ammirare in siti come:

Antonietta Della Femina

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Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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