Dungeons & Dragons, i benefici del gioco di ruolo
Dungeons & Dragons, conosciuto anche come D&D o DnD, è un gioco di ruolo fantasy dove i giocatori, seduti attorno ad un tavolo, interpretano un personaggio sotto la guida di un altro giocatore, detto dungeon master.
La prima edizione venne pubblicata nel 1974 e da quel momento il gioco è stato tra i più comprati ed apprezzati, avendo numerose edizioni nel corso negli anni – l’ultima pubblicata nel 2014.
Ma sapete che ha dei grandi benefici sulla persona?
Infatti, è stato condotto uno studio dall’Università College Cork e pubblicato sull’International Journal of Role-Playing in cui è stato osservato che Dungeons & Dragons può avere effetti positivi sulla salute mentale dei giocatori, evidenziando i benefici del gioco di ruolo sul cervello.
Tra questi troviamo: evasione dalla realtà, espressione creativa e supporto sociale, che sono aspetti chiave che contribuiscono al benessere mentale dei partecipanti.
Durante il periodo della pandemia da Covid-19, D&D ha inoltre visto un aumento della propria popolarità, spingendo gli esperti a indagare sugli effetti che ha su chi lo pratica con regolarità: giocare di ruolo, difatti, prevede una serie di avventure e anche di continuità.
La responsabile di questo studio, Orla Walsh, sostiene che molti dei giocatori hanno riferito di sentirsi più in controllo della propria vita tramite il gioco, in particolar modo nei momenti di difficoltà esterna. Ha affermato che D&D consente ai giocatori di costruire e abitare in modo collaborativo i mondi da loro creati, oltre al fatto che “il supporto sociale alimentato dal gioco a D&D offre ai giocatori una connessione emotiva e sociale e offre loro uno spazio in cui possono esprimersi liberamente […], l’aspetto narrativo collaborativo di D&D promuove un senso unico di cameratismo ed esperienza condivisa tra i giocatori.”.
Di conseguenza, il gioco di ruolo possiede un potenziale per essere utilizzato in un contesto terapeutico, in quanto i giocatori si sono sentiti più a proprio agio nell’esplorare i problemi e praticare abilità in uno spazio separato dal mondo reale.
Le persone che hanno partecipato allo studio hanno fatto presente i benefici nella vita quotidiana derivanti dal gioco, tra cui un maggior senso di autonomia e crescita personale.
I risultati ottenuti consentono agli psicologi di capire meglio i meccanismi tramite cui questa attività può avere un impatto positivo, fornendo allo stesso tempo incoraggiamento a chi utilizza già i gruppi D&D come supporto al benessere sociale.
Irene Ippolito
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