I Gaelici, antico popolo irlandese
I Gaelici furono un popolo stanziato in Irlanda e dal V secolo d.C in Scozia, dall’età preistorica fino a circa il secolo XVII.
Nel corso del X secolo intense invasioni di vichinghi provenienti dalla Norvegia occuparono il territorio, dando vita a nuovi regni vichingo – gaelici grazie alla progressiva fusione di questi due gruppi etnici.
Sebbene la scomparsa di questo popolo, anche a causa dell’occupazione inglese nei secoli XVII e XVIII che imposero e diffusero la loro lingua, instaurando una salda dominazione, tracce consistenti degli antichi gaelici sono ancora presenti nella cultura, nell’arte e in particolare nella lingua sia in Irlanda che in Scozia.
I Gaelici avevano una società molto gerarchizzata, il punto di riferimento era un capo clan, la famiglia rivestiva un ruolo di grande importanza ed erano organizzati in tribù sparse sul territorio irlandese. Agli uomini era riservato il potere e le donne ne erano escluse, ma godevano di una parziale autonomia, potevano ereditare beni e anche divorziare, i matrimoni avvenivano in giovane età.
La cultura gaelica era particolarmente elaborata, con una ricca mitologia che noi oggi conosciamo anche attraverso dei cicli letterari che ci sono stati tramandati, in cui vengono descritte le caratteristiche di questo popolo. Con la diffusione del cristianesimo queste opere furono copiate dai monaci amanuensi, la nuova religione infatti si diffuse rapidamente tra queste genti che però riuscirono a preservare gran parte del loro patrimonio culturale. La religione originaria era infatti pagana ed i druidi rivestivano un ruolo centrale nelle società.
L’arte fu espressa con monili raffinati, ceramiche, steli e megaliti, dalle fonti inoltre sappiamo che i gaelici furono particolarmente abili nella musica, creando nuovi strumenti e componendo melodiche vivaci e articolate. L’uso della piccola arpa e del flauto era frequente.
L’elemento principale che sopravvive ancora oggi, a distanza di secoli, è la lingua gaelica, parlata in alcune zone dell’Irlanda. L’inglese, conseguenza della dominazione della Gran Bretagna, ha sostituito nel corso del XVIII secolo il gaelico, incrementandosi anche a seguito della grande migrazione di irlandesi nella metà del 1800 verso l’America, a causa della diffusa povertà ed oggi diffuso soprattutto nelle grandi città come Dublino.
Nella zona denominata Gaeltacht piccole comunità parlano correntemente e quotidianamente il gaelico, contribuendo a preservare questa antica lingua molto difficile, si tratta però di una ridottissima fetta della popolazione irlandese.
Il gaelico è studiato obbligatoriamente nelle scuole primarie, ma anche su iniziativa del governo per aumentare la conoscenza nelle giovani generazioni del passato e preservare le radici profonde del popolo irlandese, si stanno diffondendo scuole dove la lingua ufficiale è il gaelico e corsi per chiunque voglia apprendere, anche nei pub, per imparare divertendosi.
Beatrice Gargiulo
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