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L’origine della leggenda della spada nella roccia

La spada nella roccia è il famoso film d’animazione della Disney uscito nelle sale cinematografiche nel 1963, che sicuramente tutti noi abbiamo visto quando eravamo bambini.

Il cartone si basa sull’omonimo romanzo di T.H.White pubblicato nel 1930, ma che a sua volta riprende racconti e leggende più antiche e pochi sanno che alla base di queste vi è probabilmente una storia vera.

Nel XII secolo in Toscana è vissuto un cavaliere la cui vita ha ispirato le leggende successive. Galgano Guidotti nacque nel 1148 in Toscana da una famiglia benestante e divenuto cavaliere, fino all’età di 32 anni, condusse una vita agiata e dedita ai piaceri.

Secondo quanto riportano le fonti nel 1180 ebbe una visione dell’arcangelo Michele e conseguentemente cambiò vita, abbandonando la professione di cavaliere e abbracciando la vita spirituale. Giunse poco lontano da Siena, presso Chiusdino sul monte Montesiepi e lì conficcò la sua spada nella roccia, in modo tale che l’elsa e il corpo formassero una croce vicino cui poter pregare e divenne eremita.

Fino al 1181 anno della sua morte, si dedicò alla vita religiosa e nel luogo in cui conficcò la spada visse fino alla fine, pregando e vivendo delle risorse che la terra poteva offrirgli e nel 1185 sorse una cappella rotonda, chiamata oggi Eremo di Montesiepi, dipinta con motivi circolari rossi e bianchi sotto la cupola, al cui centro, protetta da una teca di vetro, è custodita la spada.

Poco distante l’eremo fu costruita nel 1218 anche una grande abbazia dai monaci cistercensi, che godette però di un breve periodo di splendore, infatti già nel 1350 circa cominciò a cadere in declino, anche a causa dell’epidemia di peste che colpì l’Europa in quegli anni e cadde definitivamente in rovina verso il 1500, oggi sono visibili le possenti strutture prive di tetto.

La fama che il cavaliere eremita raggiunse fu immediata e venne santificato poco dopo la morte, da papa Lucio III, intorno al 1185, occasione in cui fu anche consacrata la chiesa circolare. La vicenda di Galgano ha generato molti studi sull’eventualità che potesse essere lui l’ispiratore dei racconti su re Artù, i cavalieri della tavola rotonda e la famosa spada sacra Excalibur.

La spada di Galgano nel 2001 è stata analizzata e gli studiosi hanno stabilito che il metallo risale all’epoca medievale, inoltre il nome Galvano, anche se modificato rispetto all’originale, è utilizzato per uno dei cavalieri di re Artù.

Sebbene però l’ipotesi sia suggestiva, molti studiosi non sono concordi nel ritenere Galgano Guidotti il reale ispiratore, principalmente perché le leggende su Artù risalgono a molto prima della vita di Galgano.

Alcune opere riguardanti il ciclo della Bretagna sono di epoca successiva alla vita di Galgano Guidotti, Goffredo di Monmouth è tra i primi a dare una forma concreta alle molte leggende scrivendo la materia di Bretagna o ciclo arturiano, ma il nucleo di base a cui egli si ispira risalirebbe ad epoche molto più antiche come quella dei Celti.

Beatrice Gargiulo

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Beatrice Gargiulo

M. Beatrice Gargiulo, studentessa di archeologia, ama l’arte, la storia e dedicare il tempo libero alla lettura.
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