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Napoli riscopre la storia: la Tomba di Virgilio riapre al pubblico

Dopo un lungo periodo di chiusura, dal prossimo marzo – secondo le previsione – sarà possibile nuovamente visitare la Tomba di Virgilio al Parco Vergiliano di Piedigrotta a Napoli.

Questo sito rappresenta per la Campania e per la città partenopea una delle più importanti testimonianze del patrimonio culturale e naturale della città.

I visitatori potranno, così, riscoprire un luogo carico di storia, che custodisce oltre alla storica Crypta Neapolitana, una galleria scavata nel tufo lunga circa 711 metri, anche la tomba del celebre poeta Giacomo Leopardi (o almeno così si vocifera!). 

“La tomba di Virgilio si trova in un angolo tranquillo, in un parco a Napoli, e la vista di questo luogo mi ha ispirato sentimenti di grande reverenza. La memoria del poeta, che si dice abbia scelto di riposare qui, permea ogni pietra di questo angolo di natura. Un luogo che incarna la grandezza dell’antichità e l’immortalità della sua poesia”

Da Viaggio in Italia di Johann Wolfgang von Goethe

Tra le colline che abbracciano il mare, in un luogo dove si respira mistero e storia, sorge il Parco Vergiliano (spoiler: il Parco Virgiliano è un sito diverso!) di Piedigrotta: da secoli meta di pellegrinaggi per chi desidera respirare l’atmosfera immortale della letteratura classica. Qui si erge la tomba di Virgilio, il poeta dell’Eneide. Napoli, selvaggia e dall’anima profonda, custodisce le spoglie di Publio Virgilio Marone. In un’intervista al Mattino il Direttore generale dei musei italiani Massimo Osanna ha ribadito “Il nostro impegno per valorizzare la ricchezza storica e culturale di Napoli e del territorio circostante in dialogo con la città. Dalla riapertura del parco Vergiliano, al museo pompeiano, ai musei di Capri, Sessa Aurunca e Benevento. I nostri siti culturali vanno tenuti aperti anche nei festivi, ma servono più assunzioni”. 

Un passo avanti per il futuro del Sud, ma dell’Italia tutta. Rendere fruibile i siti archeologici e donare alle nostre città il loro vecchio lustro si è reso, seppur difficile, necessario per la crescita della società. Investire in ciò che si ha, nel proprio passato senza mai perdere di vista l’orizzonte! 

LA STORIA

Il piccolo parco, sito alle spalle della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, racchiude una parte delle pendici del promontorio di Posillipo. Per secoli luogo di culto, non solo per i napoletani, ma anche per i letterati e i viaggiatori dell’epoca per la Tomba di Virgilio, questo luogo, impregnato di poesia e filosofia, si trova nei pressi della Crypta Neapolitana, la galleria romana scavata nella roccia che univa la zona di Piedigrotta a Mergellina.

È stato istituito il parco nel 1852, quando l’area fu trasformata in parco pubblico grazie a un progetto di abbellimento urbano della città di Napoli.

“All’entrata del parco, imboccando il viale che sale con più rampe lungo le pendici collinari, si trova un’imponente edicola fattavi collocare nel 1668 dal viceré Pietro d’Aragona, contenente due iscrizioni nelle quali si ricorda anche la presenza della tomba virgiliana

Questo è quanto riportato sul Sito del Ministero della Cultura. Ma cos’altro sappiamo del legame tra Virgilio e Napoli? Circa un secolo dopo la morte del poeta, il luogo divenne sacro per i suoi ammiratori: Silio Italico, così come riportato da Plinio il Giovane, «Vergilii natalem diem Silius Italicus religiosius quam suum celebrabat, Neapoli maxime, ubi monumentum eius adire ut templum solebat.» celebrava a Napoli l’anniversario della nascita del poeta. La stessa riverenza fu protagonista negli scritti di Francesco Petrarca nel suo “De vita solitaria”, di Giovanni Boccaccio nel suo “De casibus virorum illustrium” e di Cino da Pistoia.

Nonostante i pellegrinaggi e le consuetudini del caso vi sono ancora dubbi sull’autenticità del sepolcro: secondo Elio Donato (secolo IV d.C.), biografo di Virgilio, il poeta fu sepolto al II miglio della via Puteolana, un’ubicazione che per alcuni, invece di corrispondere all’area attigua alla strada romana che attraversava la grotta in direzione di Pozzuoli, si riferirebbe a luoghi diversi e più distanti (Villa Comunale, Piazza Amedeo, falde del Vesuvio, ecc.).

Non è dato sapere – almeno per il momento – quale sia il luogo esatto dove son custodite le spoglie del Divino Virgilio; ciò di cui siamo certi è che Napoli ancora una volta ci sorprende con la sua storia e con il suo legame alla scienza occulta. 

Antonietta Della femina 

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Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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