Storie affascinati di alcune città fantasma
In una vita frenetica e super affollata come quella di oggigiorno, pare assurdo pensare a luoghi dove la pace regna sovrana, una tranquillità che sembra quasi mettere i brividi, forse assordante dati i nostri ritmi frenetici.
Eppure, esistono vere e proprie città fantasma: palazzi in decadenza, natura che ha preso il sopravvento su ogni cosa, luoghi dove un tempo c’erano persone che conducevano una vita tranquilla.
Purtroppo – o per fortuna? –, con il passare degli anni non tutto è destinato a sopravvivere.
Questi luoghi abbandonati, considerati delle vere e proprie città fantasma, sono sparsi in tutto il mondo, intrisi di storie e leggende, il cui declino è stato influenzato dalle più diverse ragioni: disastri naturali, guerre, cambiamenti economici. Andiamo alla scoperta di alcuni di questi posti!
Kolmanskop, Namibia
Situata nel deserto della Namibia, in Africa meridionale, Kolmanskop era inizialmente una città mineraria durante l’epoca della corsa ai diamanti all’inizio del secolo scorso. Era una città dotata di tutti i comfort moderni dell’epoca: ospedali, scuole, e anche un teatro. Purtroppo, un giorno i giacimenti di diamanti si esaurirono e vennero scoperti siti più ricchi, portando all’abbandono più totale della città di Kolmanskop.
Attualmente, gli edifici sono stati invasi da dune di sabbia, facendo diventare la città africana un’attrazione turistica popolare che offre ai visitatori una visione di come la natura può riconquistare ciò che l’uomo ha ricostruito. Inoltre, gli edifici hanno ispirato la copertina dell’album The Slow Rush di Tame Impala, progetto solista del cantautore australiano Kevin Parker.
Kolmanskop è stata anche scenario della parte finale del film Demoniaca di Richard Stanley, oltre ad essere state girate molte scene della serie tv Fallout, ispirata all’omonimo videogioco.
Hashima Island, Giappone
Hashima è un’isola al largo delle coste del Giappone, compresa tra le 505 isole disabitate della prefettura di Nagasaki, conosciuta anche come Gunkanjima o “Isola Corazzata”.
Fu abitata dal 1887 al 1974 come centro minerario di carbone: era densamente popolata, costituita da edifici alti e strutture moderne per i minatori e le loro famiglie. Oggigiorno è famosa per i suoi edifici industriali in rovina.
Infatti, dopo che le miniere vennero chiuse, Hashima venne abbandonata, e gli edifici iniziarono a deteriorarsi a causa delle intemperie e dell’erosione del mare. In questo modo, l’isola è diventata simbolo dell’ascesa e caduta dell’industria giapponese e può essere visitata tramite tour organizzati. Dal 2015 è uno dei ventitré siti storici industriali inseriti tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Hashima è stata oggetto di varie rappresentazioni da parte dei media: nel 2006 è stata riprodotta fedelmente per il videogioco Forbidden Siren 2 con il nome di isola di Yamijima, nel 2012 è stata invece il set di ambientazione di alcune scene del film 007 Skyfall, diretto da Sam Mendes.
Craco, Italia
Situato nella provincia di Matera in Basilicata, Craco è un borgo che attualmente è popolato da 599 abitanti.
Il centro storico iniziò a subire uno spopolamento a seguito di una frana negli anni Sessanta del ‘900; si cercò di ripopolarla ma nel 1972 la situazione peggiorò causa alluvione, impedendo il ripopolamento del centro storico. Nel 1980, poi, ci fu un terremoto che ha contribuito all’abbandono definitivo del borgo. Questo fenomeno ha contribuito a rendere l’abitato di Craco davvero particolare, diventando una meta turistica e anche un ambito set cinematografico.
Difatti, sono stati girati diversi film, tra i quali ritroviamo La passione di Cristo di Mel Gibson, Terra Bruciata di Fabio Segatori, Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo, Ci vediamo domani di Andrea Zaccariello ed altri ancora.
Bodie, California
Nel Vecchio West della California troviamo la città fantasma di Bodie, fondata nel 1859 durante la corsa all’oro. Crebbe velocemente fino a diventare una delle città minerarie più grandi e famose della regione. Aveva davvero tantissime cose: due banche, una banda musicale, la ferrovia, una prigione, svariati giornali.
Nel 1893 venne costruita dalla Standard Company – che scoprì, in precedenza, un giacimento di minerale grezzo contenente oro – una centrale idroelettrica, che alimentò una delle prime erogazioni a lunga distanza di elettricità nel paese.
Però, il declino delle miniere e alcuni incendi devastanti portarono all’abbandono la città di Bodie.
Per quanto concerne la rappresentazione dei media, gli U2 realizzarono in questa città un servizio fotografico per l’album The Joshua Tree del 1987.
Irene Ippolito
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