Figurine Panini, finalmente il calcio femminile ha le sue figurine
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Da oltre sessant’anni la Panini pubblica una delle collezioni di figurine più apprezzate sul suolo italiano, dedicate ai calciatori della Serie A.
Quest’anno per la prima volta in assoluto anche il calcio femminile avrà uno spazio dedicato con un album tutto suo, uscito in edicola il 6 febbraio.
In passato il calcio femminile trovava spazio solo in formato digitale o con figurine di squadra, oggi invece ha una raccolta tutta sua di 48 pagine che comprende 322 figurine e tutte le squadre di Serie A, con 22 calciatrici per club, oltre alla presenza della Serie B e della Nazionale.
Sulla copertina dell’album vediamo dieci calciatrici, una per ciascuna delle squadre di Serie A, tra le quali troviamo Cristiana Girelli della Juventus, Eleonora Goldoni della Lazio, Nadia Nadim del Milan, Michela Cambiaghi dell’Inter, Paola Di Marino del Napoli e Manuela Giugliano della Roma, la prima calciatrice italiana ad essere candidata al Pallone d’Oro.
Un risultato che ha inizio nel 2002-2003, quando le calciatrici comparvero per la prima volta nell’album maschile con due pagine dedicate alle squadre intere. Successivamente, Panini ha prima introdotto nel raccoglitore le figurine prestampate – vale a dire che non si trovavano scartando le classiche bustine – e poi una raccolta in formato digitale.
Ci sono ottime notizie anche per il movimento calcistico femminile in sé, che negli ultimi anni è in forte crescita. Secondo il ReportCalcio, tra il 2008 e il 2022 le calciatrici tesserate sono raddoppiate, passando da 18.854 a 36.552, mentre per quanto concerne la fan base si stimano circa 10 milioni di appassionati. Quest’ultimi possono addirittura arrivare a 22,6 milioni di tifosi entro il 2033, con una crescita di 2,2 volte.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha dichiarato:
“Oggi è una giornata storica. La Federazione tiene a tutto il movimento e allo sviluppo di quello femminile, lo abbiamo fatto con grandi investimenti e con una progettualità votata al sancire un principio di civiltà nel nostro paese. Ma dobbiamo ringraziare Panini perché il movimento ha bisogno di un percorso di riconoscibilità che avviene attraverso progetti così”.
Irene Ippolito
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Immagine creata con AI