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Il rap feud tra Kendrick Lamar e Drake

Una delle canzoni cantate da Kendrick Lamar al Superbowl, Not Like Us, è una “diss track” nei confronti di Drake. La quarta da parte di Kendrick, per essere precisi!

Kendrick Lamar e Drake sono i protagonisti di un “rap feud” che va avanti almeno dal 2013.

Ma che è successo? E perché 11 anni dopo i due rapper continuano questa faida?

Di certo non sono i primi. Nella storia del rap e dell’hip-hop si sono verificati molti conflitti tra diversi artisti, i quali si sono sfidati a suon di rime musicali (chiamiamola pure una tenzone moderna). Per citarne alcuni: Tupac Shakur vs Notorious B.I.G., Nas vs Jay-Z, 50 CENT vs Ja Rule, LL Cool J vs. Kool Moe Dee. Per saperne di più sui rap feuds: The 40 Biggest Hip-Hop Feuds

Cronologia della faida

2011-2012

Per quanto riguarda Kendrick Lamar e Drake, in realtà all’inizio erano in rapporti amichevoli. Hanno anche collaborato nel 2011 ad un interlude intitolato “Buried Alive”, cantato da Lamar ed inserito da Drake nel suo album Take Care. 

Coetanei, tra il 2011 e il 2012 Drake era già al centro della fama (soprattutto grazie al singolo del 2009 Best I Ever Had) mentre Lamar, nonostante fosse conosciuto, stava ancora cercando di affermarsi nella scena e sentiva la forte pressione di “dovercela fare” al più presto. Le parole di Kendrick Lamar in seguito alla collaborazione con Drake: “We met up, chilled out, got to vibe, see where each other was at and shit. Sometimes you like a person’s music but you definitely don’t like the actual artist when you sit down and you talk to them. That’s a real good dude. He got a real genuine soul. We clicked immediately.”

Insomma, parole sicuramente positive. E infatti la loro collaborazione continua: Lamar apre per Drake durante il Club Paradise Tour nel 2012, e in quello stesso anno inserisce dei versi di Drake nel brano Poetic Justice del suo primo album con una casa discografica Good Kid, M.A.A.D. City.

2013-2014

È in questi due anni che si verificano i primi “diss”, cioè le prime frecciatine, se così vogliamo chiamarle, che i due rapper si lanciano a vicenda, sebbene negheranno tutto per molto tempo in tantissime interviste.

Nel 2013 Big Sean rilascia Control, una traccia in cui erano presenti anche dei versi di Kendrick Lamar, ma che poi non fu inserita nell’album. In tali versi, diventati subito virali, Lamar cita vari rapper della sua generazione, tra cui Drake, affermando di volerli “ammazzare” figurativamente, cioè di trionfare su di loro, di diventare il migliore della scena. 

In diverse interviste Drake ha rassicurato il pubblico, dicendo che i versi di Lamar erano solo uno specchio della sua grande ambizione, e che tra loro due correva buon sangue. “Quando l’ho visto cinque giorni dopo era tutto okay, solo affetto”, diceva Drake.

Lo stesso Drake che, un mese dopo, cita la musica di Lamar nella quinta traccia Language del suo nuovo album Nothing Was The Same, definendola “niente di che”. 

Lamar non perde tempo. Risponde durante una performance agli Hip Hop Awards, “Nothing’s been the same since they dropped ‘Control’ /And tucked a sensitive rapper back in his pajama clothes”, implicando (in realtà di implicito c’era ben poco…) che Drake fosse stato quasi spazzato via dalla scena proprio da lui.

Nonostante questi primi scontri, in quegli anni ancora non troppo aperti, i due hanno continuato a negare qualsiasi faida o conflitto, anzi è capitato che si siano poi anche complimentati a vicenda. Un po’ per cercare di placare fan e giornalisti, forse, perché in realtà una faida c’era eccome.

2015-2022

Gli anni degli sneak disses; diss track: abbreviazione di disrespect, si tratta di una canzone il cui scopo principale è attaccare verbalmente un altro artista.

Nel 2015 Drake ha citato Lamar nei brani Used To e 6PM in New York. Successivamente Lamar ha dissato Drake nel brano King Kunta dopo che quest’ultimo era stato accusato da Meek Mill di usare dei ghostwriters, “A rapper with a ghostwriter? What the fuck happened? / I swore I wouldn’t tell / But most of y’all sharing bars like you got the bottom bunk in a two-man cell”.

Nel 2017 esce un’altra diss track di Lamar contro Drake intitolata The Heart Part Four (e successivamente il brano sarà citato da Lamar in un’altra diss track contro Drake intitolata Euphoria nel 2024).

Inoltre, nel 2022, Lamar nel brano Father Time esprime la sua sorpresa per la breve riconciliazione tra Drake e Kanye West, che intanto portavano avanti un’altra faida da tempo.

2023-2024-2025

First Person Shooter e Not Like That

Nel 2023, J. Cole partecipa con alcuni versi alla canzone di Drake First Person Shooter, dissando sia lo stesso Drake che Lamar, dicendo che i rapper più potenti della scena del momento erano proprio loro tre, i Big Three, ma che lui era il migliore di tutti e tre.

Lamar risponde in modo diretto con alcuni versi nella track Not Like That di Metro Booming e Future: “Motherf**k the big three, n***a/It’s just big me”, affermando quindi di sentirsi lui il migliore tra di loro. 

Stavolta anche J. Cole si fa sentire, pubblicando un diss contro Lamar, ma se ne pente subito; chiede pubblicamente scusa e rimuove la canzone da tutte le piattaforme.

Drake invece non si esprime su Not Like That, ma in tour afferma: “I got my head up high… and I know no matter what there’s not another n***a on this Earth that could ever fuck with me”. Ma poi i suoi versi di risposta non tardano ad arrivare.

Push Ups / Taylor Made Freestyle-Euphoria/6:16 in LA

Nel brano Push Ups, Drake afferma che tantissimi artisti sono migliori di Lamar, e ne cita anche alcuni, tra cui Travis Scott e 21 Savage, e critica vari artisti che avevano collaborato con lui. Lo critica anche per aver collaborato con artisti pop (es. Taylor Swift) e, infine, lo critica per la sua statura, prendendolo in giro perché più basso di lui. Meschino? Molto.

Ma Drake non si ferma! Fa uscire Taylor Made Freestyle, un’altra diss track contro Lamar, che conteneva delle voci generate dall’AI simili a quelle di due amici di Kendrick, Snoop Dogg e Tupac Shakur. Usando quindi le voci finte dei suoi amici contro di lui, Drake accusa Lamar di codardia per non aver ancora risposto a Push Ups, e ipotizza che il ritardo della risposta sia dovuto alla paura di Lamar di essere completamente sovrastato dall’album di Taylor Swift The Tortured Poets Department. 

Il brano è stato quasi subito eliminato dai social e mai pubblicato su piattaforme streaming, a causa soprattutto dell’uso dell’AI per la creazione della voce finta di Shakur, che non avrebbe mai insultato Kendrick. E Shakur era già morto quando Drake ha scritto il brano; quindi, Drake ha sicuramente superato il limite del puro dissing, sfociando in estrema cattiveria.

Siamo ormai all’aprile del 2024 quando arriva la risposta di Lamar con il brano Euphoria, titolo che forse era un riferimento alla serie Euphoria di cui Drake era produttore esecutivo. Lamar critica lo stile genitoriale di Drake: “I got a son to raise, but I can see you know nothin’ ‘bout that” e aggiunge che i suoi addominali sono il frutto della chirurgia plastica.

Lamar non si ferma. Risponde a Taylor Made Freestyle con un brano pubblicato in un reel su Instagram intitolato 6:16 in LA, chiaro riferimento ad un format di Drake (pensiamo 9AM in Dallas, 5AM in Toronto); il brano era stato prodotto da Jack Antonoff, che ha lavorato anche a tantissime canzoni di Taylor Swift, e la sua partecipazione è stata interpretata proprio come una risposta agli insulti di Drake contro Taylor Swift. 

Family Matters-Meet the Grahams

In risposta, Drake rilascia Family Matters, brano in cui le accuse verso Lamar diventano sempre più pesanti: afferma che uno dei figli di Kendrick sia in realtà biologicamente di Dave Free, amico di Lamar e co-fondatore della sua etichetta e lo accusa di essere violento e infedele nella sua relazione con la fidanzata Whitney Alford.

Appena VENTI MINUTI dopo l’uscita di Family Matters, Kendrick Lamar ha pubblicato un altro diss contro Drake, intitolato Meet the Grahams e prodotto da The Alchemist. Nella traccia, Lamar si rivolge direttamente ai membri della famiglia di Drake, dicendo a suo figlio Adonis che gli dispiace che suo padre sia Drake. Lo accusa anche di nascondere una figlia, di essere attratto sessualmente da minorenni e di gestire un giro di traffico sessuale nella sua villa. Lamar attacca anche gli affiliati dell’etichetta OVO, sostenendo che siano molestatori sessuali protetti da Drake. Predice inoltre che la villa di Drake “sta per essere perquisita”, in riferimento alle recenti incursioni federali nella casa di Sean Combs nell’ambito di un’indagine non correlata.

Not Like Us-The Heart Part 6

Nel Maggio del 2024 Lamar rilascia Not Like Us, contenente accuse sempre più estreme: definisce pedofili Drake e i membri del suo entourage,”Drake, I hear you like ‘em young” e fa riferimento all’album di Drake Certified Lover Boy per poi chiamare lui e la sua cerchia “pedofili certificati” (certified pedophiles). Molto forte anche l’ultima riga della prima strofa, “Tryna strike a chord, and it’s probably A minor”, una esplicita allusione alle accuse di pedofilia contro Drake. Nella seconda strofa, Lamar muove altre accuse contro Drake, definendolo un “colonizzatore”, evidenziando come abbia spesso collaborato con rapper di Atlanta adottando anche il loro stile pur non avendo radici nella città, con il solo scopo di acquisire “street credibility” e maggiori guadagni economici; traccia un chiarissimo parallelo tra questo comportamento di Drake e la storia della schiavitù nella stessa regione degli Stati Uniti. Inoltre, accusa Drake di aver mancato di rispetto alla Bay Area per aver utilizzato un’intelligenza artificiale con la voce di Tupac nella traccia Taylor Made Freestyle. Nel ritornello Lamar ripete solo “They (are) not like us”, evidenziando le differenze tra sé e la sua squadra e Drake. In un’intervista dice:

“Not like us is the energy of who I am, the type of man I represent. Now, if you identify with the man that I represent … This man has morals, he has values, he believes in something, he stands on something. He’s not pandering.

He’s a man who can recognize his mistakes and not be afraid to share the mistakes and can dig deep down into fear-based ideologies or experiences to be able to express them without feeling like he’s less of a man.

If I’m thinking of “Not Like Us”, I’m thinking of me and whoever identifies with that”.

Lamar ha anche inserito il brano nella sua performance durante l’intervallo al Superbowl, rivolgendo un grande sorriso alla telecamera mentre dice “Say Drake!”. Insomma, il sorriso di chi sa cosa sta facendo, di chi non ha paura perché sa di avere ragione.

Arriva la risposta di Drake con The Heart Part 6. Il titolo richiama la serie The Heart di Lamar, riprendendo dopo il suo acclamato The Heart Part 5. Nella traccia, Drake nega le accuse di pedofilia e adescamento fatte contro di lui. Sostiene che le accuse di Lamar derivino dai suoi stessi traumi legati ad abusi subiti. Il brano contiene un campionamento di Prove It di Aretha Franklin, con il ritornello “Now let me see you prove it / Just let me see you prove it”.

Drake dichiara: “Only fuckin’ with Whitneys, not Millie Bobby Browns, I’d never look twice at no teenager”, facendo riferimento alla sua amicizia con l’attrice Millie Bobby Brown, iniziata quando lei aveva 14 anni e che aveva portato a speculazioni sui social secondo cui Drake la stesse adescando.

Inoltre, Drake sostiene che la sua cerchia abbia fornito false informazioni a Lamar riguardo a una presunta figlia di 11 anni, che Lamar aveva menzionato in Meet the Grahams. Continua poi accusando Lamar di violenza domestica nella sua relazione con Whitney Alford e affermando che non avrebbe visto i suoi figli da sei mesi.

Dopo l’uscita della traccia, Drake ha scritto sui social che si aspettava una risposta immediata da Lamar, dicendo: “And we know you’re dropping 6 mins after so instead of posting my address you have a lot to address.” (“E sappiamo che pubblicherai qualcosa sei minuti dopo, quindi invece di postare il mio indirizzo hai molte cose di cui rispondere.”).

In realtà, Lamar aveva già risposto con il videoclip musical di Not Like Us, in cui compare la sua famiglia e anche Dave Free, smontando tutte le accuse di Drake.

The Heart Part 6 è stato accolto negativamente da fan e critici, accumulando oltre un milione di dislike su YouTube.

Conclusioni

La risposta di Drake alla performance di Lamar al Superbowl non è ancora arrivata. Pare che per ora Kendrick Lamar abbia vinto la faida: tutte le accuse che Drake ha mosso contro di lui si sono rivelate false, e ha portato alla luce i segreti più intimi e oscuri di Drake.

Ovviamente, seguiranno aggiornamenti!

E tu? Da che parte stai?

Marcella Cacciapuoti

Leggi anche: Kendrick Lamar: i simboli culturali della performance al Superbowl

Marcella Cacciapuoti

Classe 2001. Laureata in lettere moderne e studentessa di filologia moderna. Scrivo, leggo, e sogno un dottorato in linguistica. Mi chiamo Marcella e sono in continua evoluzione. Innamorata delle parole e affamata di pace. Racconto le storie degli altri per trovare la mia.
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