Ricercatori della Federico II tra i migliori al mondo
Nella top mondiale per i lavori di ricerca 2023, 276 scienziati provengono dall’Università Federico II di Napoli, confermando così la qualità della ricerca scientifica dell’Ateneo partenopeo.
Un traguardo non indifferente che riempie i cuori di orgoglio.
È stata l’università americana di Stanford ad aver redatto, come ormai da sei anni, una nuova classifica degli scienziati più citati ed autorevoli al mondo, dal titolo World’s Top 2% Scientists, che comprende il 2% dei migliori ricercatori nei vari settori scientifici classificati in 22 aree e 174 sottocategorie, che comprende circa 9 milioni di ricercatori di Università e Centri di Ricerca in tutto il mondo.
Questa classifica è un aggiornamento dello studio di bibliometria, cioè un insieme di metodi usati per analizzare l’impatto e la distribuzione di pubblicazioni scientifiche all’interno della comunità accademica.
In questo modo sono state stilate due classifiche: la prima che si basa sulla carriera dei ricercatori con una panoramica sul percorso lavorativo nel periodo 1996-2023, mentre la seconda fornisce una valutazione delle citazioni ricevute nel solo anno solare 2023, includendo positivamente anche i giovani scienziati.
Grazie a queste classifiche, Napoli si riempie di orgoglio: da un’analisi della classifica tramite la parola chiave “Università di Napoli Federico II” e una verifica degli scienziati federiciani ancora in attività, c’è stato un incremento notevole del numero di ricercatori federiciani all’interno delle due classifiche.
La Federico II vanta 160 ricercatori tra i migliori al mondo, presi in considerazione nel periodo della loro carriera, e 276 ricercatori nella classifica in cui prende in considerazione il 2023. Gli accademici che fanno parte delle classifiche spaziano fra diversi dipartimenti, confermando la qualità della ricerca scientifica dell’Ateneo nelle varie discipline, in particolar modo in Medicina e Farmacia, Ingegneria e Agraria.
Dato importante è quello relativo alle donne, che sono numerose e ben piazzate nelle prime posizioni, con il 18% nella classifica della carriera e 30% in quella relativa al 2030.
Essere a conoscenza di dati simili è importante affinché possa fornirci indicazioni utili per misurare il valore della nostra ricerca su scala internazionale, e queste classifiche redatte da Standford rappresentano un riconoscimento di uno stato di buona salute scientifica per l’Ateneo federiciano e della sua buona reputazione nel panorama mondiale.
Irene Ippolito
Leggi anche: Il mio compagno di banco ha cinquant’anni: Filippo sponsor della Federico II