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San Valentino: celebrare l’amore fin dalle origini

“L’amor che move il sole e l’altro stelle”. Così scriveva il sommo poeta, Dante Alighieri, riguardo uno dei sentimenti più belli che esistano.

Innamorarsi resta una delle sensazioni migliori che si possano provare.

Nei confronti di un partner, un genitore, un amico o un animale, amare rappresenta, da sempre, un sentimento potentissimo.

I poeti ne hanno parlato per secoli, ma il 14 febbraio si celebra la festa degli innamorati, in onore di San Valentino.

Come mai in tale giorno? Andiamo a scoprirlo.

San Valentino era un sacerdote cristiano vissuto nel III secolo d.C. a Roma. Ci sono tantissime leggende riguardo il Santo, ma si racconta che celebrava matrimoni in segreto per i soldati romani. A quel tempo, infatti, l’imperatore Claudio II, vietò ai giovani uomini di sposarsi, poiché, solo i celibi erano prestanti per combattere.

San Valentino sfidò addirittura la legge vigente, in nome dell’amore.

Il santo fu uno dei più grandi martiri. Si narra che Claudio II, scoprì ciò che il sacerdote faceva e lo condannò a morte. San Valentino fece molti miracoli durante la prigionia, come ad esempio, aiutare a recuperare la vista ad una carceriera cieca.

Proprio a lei dedicò la sua ultima lettera prima di morire, con una firma speciale che tutt’oggi si utilizza, “dal tuo Valentino”.

Proprio il 14 febbraio del 269 d.C., il santo morì e il culto a lui dedicato e iniziò ad essere celebrato, prima in Italia ed in Francia, poi in Europa.

Come tutte le feste da noi oggi ricordate, anche questa proviene dai riti pagani dei romani. Nel giorno degli innamorati, come noi oggi lo intendiamo, si celebravano i Lupercalia, durante i quali avveniva lo scambio dei regali d’amore, e si partecipava a festeggiamenti relativi alla fertilità.

Con papa Gelasio I, questa festività fu sostituita dal martirio di San Valentino.

Durante il Medioevo, la festa dell’amore venne particolarmente apprezzata e c’era l’usanza di scrivere i biglietti ai propri innamorati. A metà febbraio, infatti, si notavano i risvegli della natura e si riteneva che, in tale data, si accoppiassero gli uccelli.

Oggi, la festa di San Valentino, è ancora celebrata come festività dell’amore, ma con la commercializzazione, è stata inglobata nel consumismo. Regali, fiori e cioccolatini di ogni tipo, insomma, il 14 febbraio ha quasi perso il significato iniziale.

Continuiamo invece a mantenerlo, celebrando l’amore in tutte le sue forme, attraverso gentilezza ed affetto, e riflettendo su quanto questo sentimento stia svanendo nel mondo.

Martina Maiorano

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Martina Maiorano

Ciao! Sono Martina Maiorano, classe 1996. Fin da piccola ho avuto due grandi passioni: i libri e il beauty. Frequento Lettere Moderne all’Universitá Federico II e da poco sono entrata nel team de La Testata, pronta ad accettare nuove sfide!
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