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Carlos Augusto e Lautaro Martinez decidono Atalanta – Inter, la sfida che vale un pezzo di Scudetto

Dopo l’inaspettato pareggio del Napoli, fermato in trasferta dal Venezia e dal suo portiere Radu, Atalanta e Inter si sfidano al Gewiss Stadium di Bergamo, nel posticipo della 29° giornata di Serie A 24/25, con in palio un pezzo di Scudetto.

Qualche giornata fa, per la precisione la 27° di Serie A, sembrava che la lotta per il primato nel campionato di calcio italiano potesse essere argomento fatto e finito: Napoli e Inter si sono sfidate al Maradona, dividendosi però i punti in palio grazie alle reti di Dimarco e Billing, e rimandando il discorso al big match tutto nerazzurro.

I padroni di casa dell’Atalanta, che sono in un momento di forma altalenante, non vincono con gli ospiti addirittura dall’11 novembre 2018, quando riuscirono ad imporsi grazie alle prestazioni spettacolari di Gomez, Zapata, Gosens e Djimsiti. L’Inter, invece, ha dalla sua parte i tanti precedenti favorevoli ed è reduce da diverse vittorie nelle ultime uscite stagionali; di contro c’è la pressione di dover giocare un match così importante e contro un avversario pericolosissimo, fuori casa.

La classifica antecedente all’inizio della gara è compattissima: Napoli e Inter a 61 punti, Atalanta a 58. Qualora la Dea dovesse vincere, ci sarebbe un primato “a tre teste”, uno scenario che diverrebbe molto interessante a sole nove giornate dalla fine del campionato.

L’atmosfera è caldissima, con i tifosi bergamaschi che espongono tra gli altri uno striscione emblematico ad incitare i propri giocatori: “Non realizzare un sogno non è un problema, il problema è non averci creduto!”. Dopo il consueto ingresso delle squadre, i saluti e l’inno della Lega Serie A, c’è il fischio d’inizio: si comincia.

La prima azione del match è di Marcus Thuram, che riceve palla da fuori area e spara alto. Al 6’ minuto di gioco scambio interessantissimo tra quest’ultimo e Lautaro Martinez: Thuram si ritrova solo davanti a Carnesecchi, ma centra il palo.

Approfittando dell’approccio insicuro dei bergamaschi, i nerazzurri continuano a rendersi pericolosi con Barella, fermato da Kolasinac, e Thuram murato da Djimsiti.

Si sveglia anche l’Atalanta al 17’; primo strappo di Lookman, che supera un avversario e crossa alto, e prima grande occasione per la Dea: lancio di De Roon e colpo di testa di Pasalic sventato da Sommer in calcio d’angolo. Poco dopo ci prova anche Ederson con un tiro da fuori e un’incursione centrale che risultano innocue.

Al tramonto del primo tempo Lookman riceve da Ederson e serve Retegui, murato da Acerbi. Sempre il nigeriano poi supera Pavard con un tunnel, porta la palla per quaranta metri ma conclude male.

Dopo l’intervallo, il match riprende con un grande spavento: al minuto 48 Calhanoglu, pronto a battere il calcio d’angolo, chiede all’arbitro di fermare il gioco perché c’è un tifoso che ha avuto un malore.

La gara riprende al 54’ col primo episodio chiave: Carlos Augusto salta e impatta perfettamente il pallone calciato da Calhanoglu, trovando il vantaggio per l’Inter.

Gasperini cerca di scuotere i suoi sostituendo Pasalic con De Ketelaere, ma il belga finisce per essere coinvolto poco nella manovra. L’Atalanta non riesce a creare se non con Lookman, murato da Barella al 60’, ed è spesso costretta a commettere fallo in questa parte del match.

La mossa della disperazione arriva al 74’: escono Djimsiti e il capocannoniere Retegui, al loro posto Maldini e Samardzic. La Dea si getta sulla trequarti avversaria, ma l’Inter la respinge con le buone e con le cattive. Al 79’ Bastoni viene ammonito per fallo tattico su De Ketelaere e poco dopo commette un’altra infrazione.

La tensione sale sempre più e al minuto 81 Ederson si innervosisce per un fallo, secondo lui, non sanzionato: l’arbitro lo ammonisce per proteste e il brasiliano gli applaude in faccia, un gesto che gli costa il secondo giallo e l’espulsione. Quest’episodio stronca definitivamente l’Atalanta, che rischia di subire gol da Bisseck che cicca il pallone all’85’.

Dopo nemmeno un minuto Barella arriva al limite dell’area di rigore e serve Lautaro Martinez tutto solo, 2-0 firmato “il Toro”.

Nonostante la partita sembri virtualmente conclusa, il finale continua a regalare emozioni: super occasione sprecata da Frattesi su assist di Lautaro e 11 minuti di recupero.

Nell’extra-time cerca gloria anche Bastoni che tira troppo forte. Il difensore italiano dopo due minuti viene addirittura espulso per doppio giallo e la partita si chiude con il rinvio dal fondo di Sommer al 102’ minuto.

Per riassumere brevemente la prestazione dell’Inter, basterebbero due parole: “troppo superiori”. I nerazzurri, anche contro l’Atalanta, si sono dimostrati ancora una volta una squadra capace di creare, sfruttare i piazzati e di soffrire, affermandosi come i favoriti per la vittoria dello Scudetto. Del resto, a 9 giornate dalla fine della Serie A 2024/2025, la classifica recita: Inter 64, Napoli 61 e Atalanta 58.

A cura di Claudio Bencivenga

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Immagine generata con AI

La Redazione

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