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Hitler e la paradossale amicizia con una bambina ebrea

Per come la storia sia andata, può sembrare assurdo che Adolf Hitler abbia avuto un’amicizia proprio con una bambina ebrea, iniziata il 20 aprile 1933 quando la bambina stessa riuscì a mettersi in mostra in mezzo a una fila di visitatori al dittatore scelti appositamente per recarsi al suo quartier generale.

Un’amicizia ambigua, assurda, quanto vera, attestata da una foto che si può tranquillamente trovare in rete, che raffigura il Fuhrer abbracciato alla piccola Rosa Bernile Nienau, che ai tempi aveva 6 anni.

Lo scatto venne poi venduto all’asta all’Alexander Historical Auctions di Auctions di Chesapeake, nel Maryland, per oltre 11mila dollari, scatto realizzato dal fotografo ufficiale di Hitler, Heinrich Hoffmann. Nell’immagine si può notare anche una dedica autografa del Fuhrer, scritta in blu: “The dear and [considerate?] Rosa Nienau Adolf Hitler Munich, the 16th June 1933”, riferendosi al luogo in cui venne firmata la fotografia. È arricchita anche da nove fiori di edelweiss, la stessa alpina, e un quadrifoglio, applicati da Bernile.

La casa d’aste ha fatto sapere che Hitler sapeva delle origini ebraiche della bambina, in quanto aveva la nonna ebrea, ma che decise di ignorare le leggi razziali che erano in vigore. Quando si incontrarono Rosa aveva 6 anni, nata il 20 aprile 1926, stesso giorno del Fuhrer, ma purtroppo morì nel 1943 per poliomielite.

Come molte foto di Hoffman, anche questa venne utilizzata come strumento di propaganda del regime, per descrivere Hitler come una persona che amava i bambini ed era a contatto con i giovani. Quando Adolf scoprì che la bambina venne inserita nella lista delle persone ebree da eliminare, si infuriò con coloro che avevano denunciato la sua piccola amica, con la quale intrattenne anche una corrispondenza scritta, poi ostacolata dal suo stesso regime.

L’amicizia tra i due continuò fino alla primavera del 1938 quando Martin Bormann, segretario personale di Hitler, scoprì le origini di Rosa, proibendo lei e alla madre di frequentare o anche solo scrivere ulteriormente al dittatore, mentre al fotografo Hoffmann venne intimato di non pubblicare più foto di Hitler che lo ritraessero insieme a lei. Hoffmann riferì la cosa a Adolf che replicò: “Sembra che alcune persone abbiano il dono di togliermi ogni gioia”.

Irene Ippolito

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Iris Ippolito

Sono Irene “Iris” Ippolito, classe 2002 nata e cresciuta a Napoli. Tra un libro ed un altro, ho scoperto di voler lavorare nel mondo dello spettacolo e della scrittura. La mia passione per lo spettacolo è nata grazie anche al laboratorio teatrale ScugnizzArt, che mi ha accompagnato alla scoperta di me stessa per ben 3 anni. Lo sport è quel mondo che mi ha dato la spinta di mettermi in gioco nella scrittura, diventando il mio migliore amico.
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