Il Napoli soffre, ma riesce a superare il Milan per 2-1 nel posticipo della 30ª giornata di Serie A Enilive

La lotta per il primo posto adesso è tra gli azzurri e l’Inter.
I partenopei sfidano i rossoneri al Maradona con l’obiettivo di inseguire lo Scudetto, dopo il successo sofferto dell’Inter contro l’Udinese e la sorprendente sconfitta dell’Atalanta contro la Fiorentina, che taglia fuori i bergamaschi dalla sfida per il titolo.
Gli ospiti puntano ad avvicinarsi il più possibile alla “zona Europa” e ad uscire da un momento molto negativo, i padroni di casa vogliono continuare a sognare: Napoli – Milan non è mai un match banale, sia per il livello tecnico delle due squadre che per la rivalità tra le stesse, tantomeno lo è quest’anno. Negli ultimi sei confronti, i partenopei hanno vinto solo una volta, ovvero nel match dell’andata di questa stagione, datato 29 ottobre 2024.
Il prepartita all’ombra del Vesuvio diventa un misto di emozioni: prima l’esibizione dell’artista barese Serena Brancale con “Anema e core”, che fa ballare e divertire tutto lo stadio; poi il commovente ricordo di Diego, piccolo tifoso azzurro scomparso qualche giorno fa a causa di un malore improvviso, con i tifosi che gli dedicano uno striscione: “Ti abbiamo visto nascere, crescere e sognare. Ragazzo con valori e un’educazione esemplare. Napoli piange con la morte nel cuore, è solo un arrivederci piccolo campione”.
Dopo il tributo a Diego, Napoli e Milan prendono posizione in campo e il match comincia. Gli azzurri mettono in risalto fin dai primissimi secondi la loro caratteristica principale, l’aggressività, sfruttando il pessimo approccio alla gara dei rossoneri, che perdono la palla poco dopo il calcio d’inizio e finiscono addirittura per subire il primo gol del match: Di Lorenzo lancia per Politano, che resiste alla marcatura di Pavlovic e Theo Hernandez e calcia sul primo palo, regalando il vantaggio al Napoli nel 2’ minuto di gioco.
Sull’onda dell’entusiasmo dei tifosi presenti, i partenopei continuano a produrre azioni offensive, con Di Lorenzo che cerca Lukaku senza successo e Anguissa che sfiora un gol di tacco sugli sviluppi di un corner. Il Milan è totalmente in balia dei padroni di casa e non riesce ad uscire frequentemente dalla propria metà campo, ciò lo porta a subire il secondo gol al 19’: Buongiorno intercetta un passaggio di Pulisic e cede il pallone a Gilmour, che trova Lukaku tutto solo in area e il belga fa 2-0 davanti a Maignan. Esultano Antonio Conte, tutta la panchina del Napoli e lo stadio, col numero di decibel che aumenta sempre più.
Nella ripresa, il Milan scende in campo con uno spirito diverso: è l’ingresso in campo di Gimenez e Rafael Leao a dare energia al diavolo. In particolare, il portoghese viene cercato numerose volte in pochi minuti sulla sua fascia sinistra, dove è capace di creare superiorità numerica grazie al suo dribbling e al supporto di Theo Hernandez.
Proprio quest’ultimo, al 67’ riesce a guadagnarsi un calcio di rigore dopo essere arrivato nell’area avversaria. Sul dischetto ci va il vice-rigorista Santiago Gimenez e mentre il messicano si prepara a calciare, tutto lo stadio è col fiato sospeso. Fischio, rincorsa e parata di Meret, con il Maradona che va in visibilio.
Il Napoli evita quindi un gol che avrebbe messo la partita in salita, ma non riesce a gestire gli avversari senza concedere pericoli. All’83’ si accendono ancora Leao e Theo Hernandez: il francese mette una palla rasoterra in area di rigore e Jovic accorcia le distanze per il Milan. Negli ultimi sette minuti più recupero, il rumore dello stadio diventa assordante ogni volta che il Diavolo prova un’azione offensiva, con i fischi che piovono da ogni direzione.
L’ultima occasione del match ce l’ha ancora una volta Jovic, che al 93’riceve al limite dell’area di rigore e conclude di poco a lato. Finisce così la sfida tra Napoli e Milan, col triplice fischio di Sozza al 95’, le esultanze dei giocatori e il boato dei tifosi partenopei, consapevoli di aver guadagnato 3 punti importantissimi nella rincorsa al primo posto.
di Claudio Bencivenga
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