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La settimana verde di Mrs Veggy vale tutto l’anno

Una passione che viaggia da generazioni, un libro pubblicato da poco, una community online che cresce giorno dopo giorno.

Abbiamo incontrato virtualmente Clarissa, conosciuta come Mrs Veggy, e abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei.

Partirei dalla passione per la cucina, dall’infanzia fino a oggi. Com’è nata? Com’è cambiata nel tempo?

Ho cominciato a bazzicare in cucina fin da subito, direi per forza di cose: la mia famiglia ha un ristorante che ha coinvolto in un modo o nell’altro ogni nuova generazione fin dalla fine dell’Ottocento. Mamma ristoratrice, papà chef, zii cuochi e pasticceri, e io ho cominciato a cucinare con impegno le mie prime carbonare e i miei primi risotti attorno ai 14 anni. L’amore e la passione per il cibo, però, credo siano nati in una dimensione più casalinga, nei pomeriggi trascorsi con la mia nonna paterna a impastare orecchiette e a sgranare piselli.

Perché ha scelto di parlare di alimentazione vegetale? Cosa l’ha portata, prima, a scegliere un’alimentazione di questo tipo e, poi, a diffonderla e farne un lavoro?

Quando nel 2014 ho conosciuto il mio futuro marito, vegano, ho cominciato a guardare al cibo con occhi diversi, facendomi le prime domande sulla sua provenienza e sulle sue implicazioni. Negli anni a venire ho approfondito con curiosità i temi della sostenibilità ambientale, dell’etica animalista e della nutrizione umana, prendendo infine la decisione di passare a un’alimentazione totalmente vegetale all’inizio del 2020.

Se fino a qualche tempo prima il cibo rappresentava una dimensione di personalissimo interesse, da quel momento era diventato una scelta che non riguardava più solamente me e così, complice anche il tempo libero che ci ha donato la pandemia, ho cominciato a condividere i miei piatti online, con la speranza di rendermi utile come potevo.

Come nasce Mrs Veggy?

Mrs.Veggy nasce quindi in maniera piuttosto spontanea e senza grandi aspettative, ma è stata fin da subito una grande fonte di soddisfazione per me e, a quanto pare, anche per chi mi segue sui social! 

Qual è la sua esperienza con i social e con la community?

Mi ritengo molto fortunata perché la community che si è creata attorno a me, o meglio attorno a Mrs.Veggy, rispecchia perfettamente i principi su cui si fonda: rispetto, consapevolezza, voglia di migliorare e crescere.

Si è mai imbattuta in qualche hater?

Naturalmente più si ottiene visibilità e più si rischia di incappare nei cosiddetti “leoni da tastiera” che spargono odio immotivato online, ma l’amore e la gratitudine che ricevo quotidianamente superano di gran lunga le occasioni spiacevoli. Ho imparato a farmi scivolare addosso i commenti d’odio guardandoli per ciò che sono in realtà, e cioè le opinioni di persone di cui non mi importerebbe mai il parere fuori dal web.

Sul suo profilo c’è scritto “Ricette alla portata di tutty. Ma parlo anche d’altro”. Perché è importante “parlare d’altro”?

La frase “ma parlo anche d’altro” è venuta fuori scherzosamente quando ho cominciato a portare contenuti diversi da quelli di cucina e qualcuno mi ha poco gentilmente esortata a limitarmi al cibo. Dovrebbe fungere da avviso ai visitatori, per evitare future lamentele! Ma al di là dell’espressione ironica, io sono fortemente convinta che la filosofia del fare un po’ di tutto senza ossessionarsi sull’essere perfetti sia il miglior suggerimento che posso dare alla gente comune che desidera vedere un cambiamento, nelle proprie vite o nel mondo intero.

Qual è l’altro a cui si riferisce?

Nel mio percorso sui social sono arrivata a un punto in cui non mi bastava più aiutare le persone ad avvicinarsi all’alimentazione vegetale e così ho cominciato a pensare in cos’altro potevo essere utile e d’ispirazione: ho iniziato, quindi, a condividere consigli per prendersi cura di sé, spunti per acquisti più sostenibili, riflessioni per la crescita personale e così via, oltre alle immancabili ricette.

Passando al libro. Si aspettava di scriverne uno?

Forse qualcuno penserà che mi sto forzando ad essere umile ma no, non me l’aspettavo! In quanto creator di cucina ho ricevuto diverse proposte per pubblicare dei ricettari, ma non l’ho mai trovata una buona idea nel mio caso: esistono già moltissimi libri scritti anche da miei colleghi e io non avevo nessuna idea per portare qualcosa che già non esistesse o che si differenziasse da tutti i contenuti che pubblico già gratuitamente online.

Sono rimasta piuttosto sorpresa quando Mondadori mi ha contattata dandomi l’opportunità di scrivere un libro che non fosse solo di ricette, ma che contenesse tutti i temi che porto sui social. Ho deciso di cogliere la palla al balzo e ne è nata un oggetto per me preziosissimo che veicola le mie soluzioni semplici a problemi che spesso sembrano troppo complessi.

Tre parole per descrivere La Settimana Verde?

Crescita. Scoperta. Semplicità.

In che modo può essere utile a lettrici e lettori?

Per tutto il tempo in cui ho scritto La Settimana Verde ho tenuto ben salda nella mente la stessa idea: volevo creare una guida pratica per chi si approccia per la prima volta al mondo green, che sia per questioni di sostenibilità, di animalismo o di salute personale. Doveva essere il più semplice, comprensibile e attuabile possibile e doveva includere le ricette (non potevo deludere la mia fedele community), ma in maniera fluida, in un contesto più ampio. E poi doveva essere bella per gli occhi, per attirare tante persone e convertirle una ad una alla “setta del veganismo”. Scherzo!

Credo di essere riuscita nel mio intento, quindi mi auguro che sia utile in moltissimi ambiti della vita quotidiana e che lasci una sensazione di speranza e leggerezza a chi legge, che di questi tempi ce n’è proprio bisogno.

Come fare la differenza nel quotidiano? Qualche consiglio pratico?

Sicuramente quello di mangiare il più vegetale possibile rimane il mio consiglio più valido e più attuabile, perché d’altronde mangiamo un minimo di tre volte al giorno tutti i giorni. Ma, in generale, vorrei consigliare di non perdersi in un bicchier d’acqua bloccandosi quando si sente di non poter fare abbastanza: da soli di sicuro non cambieremo il mondo, ma se tante persone cominciassero a fare qualcosa senza arrendersi, allora sì che le cose cambierebbero davvero!

Una community, ora un libro: cosa si aspetta dal futuro? Sarà “verde” anche quello?

Il verde credo che non lo abbandonerò mai, che sia nel lavoro o nella vita privata. In tutta sincerità non so cosa mi aspetta per il futuro ma va bene così: d’altronde La Settimana Verde è arrivato in maniera del tutto inaspettata ed è stato una bellissima sorpresa! Sto cercando di godermi questo momento di soddisfazione, incontri per i firmacopie, interviste e così via, finché posso, poi sicuramente mi riposerò un pochino e poi, infine, accoglierò ciò che ci sarà ad attendermi, cercando come sempre di fare del mio meglio, con le possibilità che ho.

Stefania Malerba

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foto: Ufficio stampa Mrs Veggy

Stefania Malerba

Sono Stefania e ho poche altre certezze. Mi piace l’aria che si respira al mare, il vento sulla faccia, perdermi in strade conosciute e cambiare spesso idea. Nel tempo libero imbratto fogli di carta, con parole e macchie variopinte, e guardo molto il cielo.
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