La tristezza ha il sonno leggero: Lorenzo Marone ci guida in un viaggio tra rinascita, famiglia e identità

Erri Gargiulo è un uomo di quarant’anni in bilico tra il passato e il futuro, costretto a fare i conti con le sue insicurezze e con una famiglia abbastanza ingombrante.
Con il suo stile, a tratti malinconico e a tratti ironico, Marone ci accompagna in questo viaggio emotivo alla scoperta della fragilità, dove impareremo che anche nelle situazioni più buie c’è spazio per il cambiamento e la speranza.
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Dopo Magari domani resto, ci ritroviamo nuovamente con Lorenzo Marone. Con il suo stile inconfondibile ci regala, con La tristezza ha il sonno leggero, un romanzo coinvolgente, capace di mescolare ironia e malinconia in un perfetto equilibrio. Il protagonista è Erri Gargiulo, un uomo alla ricerca del proprio posto del mondo e in continua lotta con le dinamiche familiari, le insicurezze personali e la voglia di rinascere. Erri ha appena quarant’anni ma non ha quasi “mai vissuto”: non ha mai preso una decisione per sé, la sua esistenza – da figlio di un padre assente e di una madre d’impiccio – è sempre stata scandita dalla sensazione di sentirsi un pesciolino fuor d’acqua.
Un evento inaspettato scuoterà il microcosmo di Erri: la vita lo costringerà a riprendere – da solo – le redini della sua vita e a risolvere i conti in sospeso col passato. Erri scoprirà e farà scoprire a ognuno di noi in La tristezza ha il sonno leggero che la felicità non è legata al compiacere gli altri, ma all’accettazione di sé stessi.
Il romanzo stesso è una celebrazione all’unicità, alla “diversità” e alla complessità umana e alle relazioni umane: ogni personaggio ha un suo vissuto, delle sue fragilità, delle sue storie non raccontate, dei “segreti”; ogni membro di questa folle famiglia è distante dall’altro, eppure nella loro composizione di famiglia reale vivono e sopravvivono contraddizioni, incomprensioni e affetti complicati.
“È buffa questa cosa che facciamo pagare agli altri le colpe dei nostri genitori. Ognuno se ne va in giro con un mucchietto di dolore incapsulato dall’infanzia, alla ricerca della persona giusta cui restituire un po’ dei torti subiti. Alcuni riescono a bloccare la catena dell’odio grazie a un granello di amore incontrato per caso, ma la maggioranza, purtroppo, continua inconsapevole a far girare l’ingranaggio”.
Erri nel romanzo La tristezza ha il sonno leggero ha lo sguardo disincantato, ma la sua ironia lo costringerà a non lasciare mai il suo cuore da Peter Pan, da sognatore, sebbene sia un uomo che convive con una tristezza lieve e silente.
In questo romanzo Erri rappresenta tutti noi, con le nostre insicurezze, con le nostre paure, con la voglia di trovare il nostro “posto nel mondo”; Erri rappresenta tutti noi, con la piccola ma pesante consapevolezza che nonostante gli alti e bassi, nonostante i legami complicati e le scelte difficile, “la speranza è più della vita” (Emil M.Cioran)
Antonietta Della Femina
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(immagine di copertina scattata da me)