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Tre libri LGBTQ+ tra amore, lotta e genitorialità 

Carə lettorə, che tu stia cercando semplicemente un libro interessante da leggere con personaggi queer, o che tu voglia documentarti sull’omogenitorialità o i movimenti di resistenza lgbtq+, sei nel posto (o dovrei dire nell’articolo?) giusto!

Come per ogni argomento, fortunatamente anche per queste tematiche i libri tra cui scegliere sono moltissimi…ma a volte questo può creare anche confusione!

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Quindi, se proprio sei indecisə, ti do dei consigli, frutto di tante letture e tanta ricerca (e tanta pazienza…!)

Amore, lutto e malattia: Camere Separate di Tondelli

Camere Separate è un romanzo di Pier Vittorio Tondelli (Bompiani, 1989). È difficile delineare una trama nel senso tradizionale del termine; piuttosto è giusto parlare di tre “movimenti” che corrispondono a tre momenti della vita del protagonista. Il protagonista è Leo, un uomo gay sulla trentina che fa lo scrittore, alle prese con l’atroce dolore della perdita del compagno Thomas. 

Attraverso flashback e riflessioni conosciamo la storia di Leo e Thomas, vediamo dove e come si sono conosciuti, e come si è trasformato il loro legame nel corso degli anni.

Impariamo a conoscere Thomas attraverso gli occhi di Leo, e Leo attraverso gli occhi di Thomas. E quando Thomas non c’è più, vediamo Leo attraverso gli occhi del dolore, e poi quelli della sua stessa malattia, che viene annunciata a fine romanzo, una chiara allusione allo stesso Tondelli che era malato di AIDS.

Non è un romanzo leggero, ovviamente, ma è perfetto se stai cercando una storia che tratti in modo delicato e sublime questi temi, con lo stile di Tondelli che scava disperatamente in una dimensione esistenziale. 

Un memoir transgender: Frighten the Horses di Oliver Radclyffe

Con questo libro ci avviciniamo al genere letterario dell’autobiografia; l’autore è un uomo transgender che racconta in un memoir la propria esperienza di vita. È un “coming of age” non di un adolescente ma di un uomo adulto che ha vissuto in modo convenzionalmente “femminile” per anni spinto dalle pressioni familiari e sociali. Biologicamente nato in un corpo femminile, il protagonista fa ciò che la famiglia gli dice e arriva a realizzare tutti i loro sogni (non i suoi): un marito, dei bambini, un cane e una casa in Connecticut. Ma si sa che, quando reprimiamo a tutti i costi chi siamo veramente, prima o poi ne pagheremo le conseguenze.

E infatti il nostro protagonista inizia a perdere i capelli, ha attacchi d’ansia: dopo tanti anni, non riesce più a fingere. All’inizio vediamo un timido primo passo con il coming out da lesbica, con lui che cerca di navigare nella sua queerness, fino alla piena presa di consapevolezza: è un uomo. Consapevole anche di rischiare la vita costruita fino a quel momento, lui sa di non avere altra scelta, altrimenti resterebbe in un corpo e in una vita che lo soffocheranno a morte. Cerca di proteggere sempre i suoi figli, spiegando loro con delicatezza la situazione, ed inizia ad esplorare la storia della comunità transgender e la marginalizzazione delle persone trans, individuando anche il motivo dell’assenza di persone trans nella sua vita.

L’autore ci racconta quindi tutta la sua vita attraverso una meravigliosa esplorazione di sé e, soprattutto, ci lancia un importante messaggio: non è mai troppo tardi per essere chi vuoi essere davvero.

Un vero racconto di omogenitorialità: Papà per scelta. Storia di due uomini, due gemelli e una famiglia come tante di Carlo Tumino e Christian De Florio

Carlo Tumino e Christian De Florio sono i papà di due gemellini, Julian e Sebastian. Ma prima ancora sono una coppia, e prima di essere una coppia sono due uomini gay che hanno fatto esperienza, prima separati e poi insieme, di cosa significa essere queer in Italia. 

Entrambi con un passato non semplice e delle ferite ancora aperte, si incontrano su una spiaggia romagnola, si tengono stretti e non si lasciano più. Anzi, dal loro amore nasce un fortissimo desiderio di genitorialità, che si realizza con la nascita di Julian e Sebastian, nati in America grazie alla GPA e Krista, che i bimbi teneramente chiamano “belly mommy”, cioè mamma della pancia, colei che li ha portati in grembo per farli crescere.

Carlo e Christian spalancano le porte del proprio cuore ai figli, e si armano di coraggio per crescerli in un’Italia che fa un passo avanti e cinque indietro. Soprattutto oggi, con il governo di destra che ci ritroviamo, il loro amore e la loro famiglia appaiono quasi come un atto di resistenza. 

Julian e Sebastian continuano la loro scoperta del mondo, con la consapevolezza che i loro papà li amano più di qualunque altra cosa. E Carlo e Christian navigano le onde della genitorialità e di quell’amore che ancora non li lascia, che li tiene stretti stretti, come si tengono stretti tutti e quattro nel lettone.

Un libro che ci mostra cosa sia la vera genitorialità, cioè cura, amore infinito e responsabilità.

Alla prossima! God save the queer 🏳️‍🌈 

Marcella Cacciapuoti

Leggi anche: LGBTQ+ culture: film da non perdere – La Testata Magazine

Marcella Cacciapuoti

Classe 2001. Laureata in lettere moderne e studentessa di filologia moderna. Scrivo, leggo, e sogno un dottorato in linguistica. Mi chiamo Marcella e sono in continua evoluzione. Innamorata delle parole e affamata di pace. Racconto le storie degli altri per trovare la mia.
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