Virdimura: prima “dutturissa” di Sicilia

“Donne medico? Che Dio ce ne scansi!”. Ecco ciò che avrebbe sicuramente detto qualsiasi persona nel 1300, e forse anche oggi.
Eppure, in quel tempo, ci fu una donna che sconvolse tutti e superò le aspettative della società. Sto parlando di Virdimura, prima dottoressa del 1376, che fu riconosciuta in maniera ufficiale con tale titolo davanti alla commissione regia, potendo praticare l’attività sull’intero territorio siciliano.
Straordinario vero? Una donna medico e, per di più, al Sud.
Scopriamo insieme la storia di questa favolosa giovane.
Virdimura è stata medico chirurgo italiano, più precisamente in Sicilia. La donna, di origine ebrea, fu la prima autorizzata ufficialmente ad esercitare la professione di dottore. Da bambina aveva una grande propensione per tale attività e, grazie al sostegno del padre e del marito, anch’essi medici, riuscì a coltivare l’amore per questa disciplina.
La donna si occupava di medicina fisica, e si specializzò in malattie interne, proprio per poter sostenere tutti gli ammalati che non potevano permettersi cure, all’epoca costosissime.
Così Virdimura iniziò ad esercitare la sua professione quasi come una vocazione. Era molto amata dalla gente, in particolare dalle altre donne, specialmente per interventi molto delicati come nascondere la perdita della verginità.
A quei tempi, infatti, si ricorreva spesso a questo tipo di chirurgia plastica, in quanto le donne, per violenza o per un amore finito male, perdevano la propria verginità e rischiavano di essere emarginate dall’intera società.
Ma come fece Virdimura a studiare e, addirittura, specializzarsi in una professione?
Beh, la formazione medica degli ebrei, oltre all’accesso universitario, prevedeva l’inclusione delle donne. Virdimura non aveva potuto frequentare una scuola medica, poiché è troppo costosa, ma grazie all’aiuto del marito e del padre riuscì ad imparare la professione e a risultare idonea in medicina.
Nel 1376, dopo l’abilitazione, fu proclamata “dutturissa” dalla commissione reale e tale certificazione oggi si trova nell’Archivio di Stato a Palermo. Virdimura poteva così esercitare la professione di medico in tutta la Sicilia.
In un periodo storico non semplice per le donne, ma anche per gli ebrei stessi, Virdimura riuscì a farsi valere, ed essere un esempio per tutte le giovani che aspiravano a diventare medici.
Pregiudizi di genere e religiosi non hanno vinto su Virdimura, la prima donna medico riconosciuta ufficialmente.
Martina Maiorano
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