E questi sarebbero i migliori anni della nostra vita?
Li chiamano gli anni migliori. Ma sai qual è la cosa strana?
Che quando passa un certo numero di anni riesci a coglierne solo il meglio, allora anche tu inizi a chiamarli “gli anni migliori”.
L’essere umano ha una capacità straordinaria: dimenticare la percezione del dolore. Ricorda di aver sofferto, ma non ricorda l’intensità di quel dolore, pur avendo creduto fosse insostenibile.
E sì, parlo con te che frequenti il liceo in quel paese di periferia che sembra quasi una città, ma dove il cielo è grigio e il peso dei sogni a volte è difficile da sostenere.
E parlo con te, che hai scelto di fare l’alberghiero perché sei riuscito a riconoscere da subito il tuo sogno.
E parlo con te, che ti nascondi all’ultimo banco, accanto al termosifone, e fingi di cercare qualcosa che nemmeno tu sai cos’è nella borsa quando la prof. deve interrogare.
Parlo con te che nonostante la tua giovane età cerchi un motivo ogni giorno per andare in quel dannato posto, dove vedrai quella dannata gente che dovrai sopportare per cinque o sei ore consecutive.
Parlo con te che cerchi una via d’uscita, quando l’unica via d’uscita è il diploma che ti porterà lontano da quell’istituto…
Gli adolescenti spesso sono cattivi, possono fare di tutto per avere un po’ di notorietà, o più semplicemente: l’appoggio da parte della massa.
Vi svelo un segreto: nella vita siete soli.
Non servirà avere un branco di pecore al vostro seguito per essere qualcuno.
E quindi parlo con te, con te che vieni sempre messo da parte, umiliato, calunniato. Con te che non hai nulla che non vada, che non fai nulla di cattivo nei confronti degli altri.
E voglio dirti che ci sono persone piccole, piccole e tristi, che sono così insicure da cercare forza rovesciando gli altri.
E voglio dirti che anche se in quelli che dovrebbero essere gli anni più belli della tua vita un motivo per essere felice e andare avanti proprio non lo trovi, nella tua classe non hai amici e andare a scuola è un inferno, la tua vita non è destinata ad essere brutta.
Alla fine verrai fuori da quella gabbia e ti prenderai le tue soddisfazioni. Devi crederci e non dargliela vinta mai, perché se è proprio te che eclissano, se è proprio te che minacciano un motivo ci sarà. Hanno visto in te ciò che loro non saranno mai e cercano in ogni modo di distruggere il tuo potenziale. Non dargliela vinta, mai.
I cavalli buoni si vedono alla fine della corsa. Sarà la vita, quella vera, quella che non dipende dal voto di un’interrogazione o di un compito in classe a dire la verità su chi sei tu e chi sono loro. Stringi i pugni e vai avanti, alla fine il ricordo non farà nemmeno più così male quando la vita ti regalerà il dolce sapore della rivincita.
Verranno dopo gli anni più belli. Tu non mollare, mai.
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Francesca Caianiello
foto di Valeria Gentile