Ted Bundy
“In ogni caso, che cos’è una persona in meno sulla faccia della Terra?”
Queste sono alcune parole di Ted Bundy prese durante un’intervista.
Ma chi è Ted Bundy?
È uno studente modello e una persona ammirevole. Durante la sua vita lo vediamo bravissimo a scuola e successivamente diventare assistente in un hotel, arrivando persino a fare il volontario per Art Fletcher, che era un candidato nero Repubblicano per la carica di Governatore.
Si iscrive anche alla Facoltà di Legge, all’Università di Puget Sound a Tacoma e a questa iscrizione seguiranno numerosi e prestigiosi lavori.
Ma chi è davvero Ted Bundy?
Un serial killer che agì durante gli anni ’70 con un modus operandi disumano, folle e selvaggio. Trucidò dalle trentasei alle cento donne (trentasei quelle confessate, cento sono quelle stimate dagli investigatori), tutte nello stesso modo: abbordava le vittime spacciandosi per uno studente in difficoltà e, dopo averle tramortite, le caricava in auto e le portava in un luogo isolato per poi violentarle e ucciderle.
La mostruosità però non era solo nella tipologia di omicidio, ma era soprattutto nella freddezza con la quale sfidava persone, reporter, avvocati e poliziotti, cercando di dimostrare con grossa riluttanza la sua innocenza.
Ted Bundy è stato un brutale e inumano mostro e, come dimostrazione di questo, la sua condanna a morte è arrivata grazie all’impronta dei denti che aveva lasciato sulla natica di una ragazza uccisa.
Due facce della stessa medaglia, una l’opposto dell’altra, Ted muore sulla sedia elettrica il 24 gennaio 1989, lasciando il mondo sbigottito per questa sua dualità così accentuata.
Luca Casadio
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