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Ritratto di principe sintetico appeso alla parete di una cameretta

Non sono un sociologo ma, so quanto sia importante per la nostra generazione la sintesi. Siamo abituati ad accumulare tante informazioni in breve tempo e con altrettanta rapidità, dobbiamo usarle.

Se non mi sono spiegato, pensate ad un esame. Se esitate non è buon segno, se esibite con rapidità e sicurezza, è giusto.
Rapidità nell’elaborare la domanda dell’interlocutore, ricercare nel proprio archivio mentale, elaborare l’informazione e passarla. Tutto questo, che già avviene alla velocità della luce, ancora più velocemente.
Vi sembra giusto il gergo che uso? Elaborare, ricercare, archivio? Se sì, mi confermate che stiamo diventando noi i computer. E ditemi, secondo voi, seguendo questo percorso, in cosa ci evolveremo in un futuro prossimo?
Io dico che diventeremo così sintetici da trasformarci noi stessi in sintesi grafiche dai contorni neri (come questo prodigio sia possibile non lo so, domandate a un biologo, forse vi saprà rispondere) e a quel punto i ritratti fotorealistici diventeranno anch’essi ipersintetici.

Alessandro Mastroserio

 

Alessandro Mastroserio

Alessandro Mastroserio, classe 1995, nasce a Napoli. Sviluppa sin da piccolo subito un’insana passione per il disegno, insana perché ne abusa durante le lezioni delle materie che non gli piacciono. Le cronache ricordano i giorni dei suoi colloqui al pari del terremoto dell’Aquila 2009. Frequenta la scuola Internazionale di Comics, tra il 2013 e il 2016 studiando sceneggiatura e disegno a fumetti. Il suo sogno è di pubblicare un giorno una sua storia, vi prego aiutatelo. Collabora col magazine da Settembre 2018
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