Fabergé e la gallina dall’uovo d’oro
Pochi sanno che tra le feste più importanti celebrate in Russia c’è la Pasqua, che solitamente cade in un giorno diverso da quello cattolico e durante il quale ci si scambiano uova decorate, simbolo di vita.
Proprio in ragione della Pasqua del 1885, lo zar di tutte le Russie, Alessandro III, commissionò a Carl Fabergé un dono molto speciale per sua moglie, la zarina Maria Feodorovna.
Peter Carl Fabergé nacque il 30 maggio 1846 a San Pietroburgo da padre tedesco e madre danese, in fuga dalla Francia dopo l’emanazione dell’Editto di Fontainebleau contro gli ugonotti. Discendente da una famiglia di orafi, fu notato dallo zar in visita ad una mostra, il quale fu colpito dalla straordinaria abilità di quella umile bottega orafa nel realizzare oggetti estremamente curiosi con metalli e pietre preziose, tali da destare grande stupore e meraviglia.
Fu proprio la meraviglia a far innamorare la zarina del suo dono pasquale, L’uovo con gallina, un uovo smaltato di un bianco opaco con una struttura a scatole cinesi o a matrioska, come dir si voglia, che conteneva al suo interno un tuorlo d’oro, il quale faceva da involucro ad una gallina d’oro con gli occhi di rubino, che custodiva, a sua volta, una miniatura della corona imperiale contenente un uovo di rubino.
Tanta fu la gioia della zarina per quel dono che il fortunato orafo fu proclamato “gioielliere di corte” e incaricato, di lì in poi, di realizzare un diverso ed unico “uovo con sorpresa” ad ogni Pasqua. La realizzazione di questi stupefacenti esemplari di gioielleria impiegava un intero anno e riproduceva, impreziosendoli, i temi più vari.
Dal 1895 con la morte di Alessandro III il potere passò al figlio Nicola II, ciò comporto la produzione di due uova all’anno per la uova zarina, Alexandra Feodorovna Romanova, e per l’imperatrice madre.
Alla caduta della dinastia Romanov, però, le uova furono saccheggiate e disperse in varie parti del mondo, ciò diede il via alla più straordinaria caccia alle uova di sempre ed anche per tale motivo, oltre alla ovvia preziosità, divennero oggetto ambito di potenti collezionisti. Tra questi il britannico re Giorgio V e sua moglie che acquistarono per sé tre uova, l’Uovo delle colonne, l’Uovo cesto di fiori e l’Uovo mosaico (che vediamo in foto), oggi appartenenti alla regina Elisabetta II.
In totale, tra il 1885 ed il 1917, furono realizzate 59 Uova Gioiello, di cui 52 per la famiglia imperiale e 7 per Alexander Kelch come dono alla moglie Barbara alle quali si riconoscono addirittura maggior prestigio, valore e dimensioni.
Tra le uova più prestigiose ricordiamo, oltre all’Uovo con gallina, l’Uovo di Azov realizzato nel 1891 ed oggi custodito al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Esternamente l’uovo è stato realizzato in eliotropio e decorato con rocailles in oro diamantato con una chiusura composta da un rubino e due diamanti. All’interno, invece, è contenuta una miniatura in oro e in platino dell’incrociatore corazzato della Marina Imperiale Russe Pamyat Azova. Gli oblò incastonati in diamanti impreziosiscono la nave che sembra galleggiare su una lastra di acquamarina incorniciata d’oro e che è possibile rimuovere mediante una leva.
Anna Russo