Nelle puntante precedenti di… The walking dead
State cercando una serie tv che vi incuriosisca o che semplicemente riempia qualche ora libera, magari dopo cena? Beh, che dire… siete fortunati, perché ho il titolo che state cercando: “The walking dead“. Certo, ne avrete già sentito parlare penserete che sia qualcosa di scontato ma vi basti sapere che parliamo di un telefilm inspirato ad una serie di fumetti molto fortunati creata da Robert Kirkman.
Conta ben 9 stagioni e la produzione è ancora in corso, ed è questo uno dei motivi per cui ve la consiglio; così, per un bel po’, non dovrete tornare alla ricerca di altre serie tv interessanti. Inoltre, ha accumulato parecchi riconoscimenti e gli attori sono davvero di un certo calibro. Ancora non vi ho convinto? Bene, allora vi spiego un po’ la trama, ovviamente senza spoiler…
Rick Grimes è il vice sceriffo di una pacifica cittadina dove non si spara mai. Un giorno però succede quel che succede e Rick viene ferito in uno scontro a fuoco. Va in coma tra la disperazione di sua moglie Lori e del piccolo Carl. Al suo risveglio, avvenuto non molto dopo, trova una situazione devastante. L’ospedale, con evidenti segni di lotta, è pieno di morti viventi. Rick, volpone com’è, non impiegherà molto a capire: il virus che prima dell’incidente era sotto controllo non era poi così tanto sotto controllo. Il risveglio di Grimes ha un unico obiettivo, trovare moglie e figlio e nel frattempo sperare che siano vivi. Non ci vuole un grosso sforzo di immaginazione nel pensare che il tutto è farcito da una grossa, grossissima quantità di zombie, che per l’appunto sono resi molto bene. Quindi, non pensate di trovarvi di fronte alle solite scene di sempre con pessime scenografie. Qui la cosa è seria, perché agli zombie è riservato un trucco e parrucco d’èlite e non solo: anche il codice di comportamento di questi esseri non è poi così tanto scontato. Ah, se nel frattempo vi state chiedendo da dove sia sbucato questo virus e come si è diffuso, posso solo dirvi che lo scoprirete nel corso delle puntate… o forse no.
Tornando a noi, quello che mi è piaciuto di più è che ci troviamo di fronte ad un gioiellino difficile da inquadrare, unico nel suo genere. Avremo lacrime, tante lacrime. Amori. Amori finiti, amori nati. Ci sarà anche tempo per procreare… forse. Logica, astuzia, sorpresa, paura. Quante emozioni è capace di farci provare un telefilm?
Siete ancora scettici? Ok, allora continuo…
Possiamo suddividere, in linea di massima, le stagioni prodotte in due grossi blocchi. Nel primo blocco accompagneremo i protagonisti nella cruda lotta alla sopravvivenza agli zombie, alla fame, alla pazzia, alle perdite di persone care che lasciano vuoti ancora più incolmabili in una situazione del genere. Rick & co. lottano per trovare un posto sicuro, per trovare persone come loro cercando una possibile soluzione al disastro. Nel secondo blocco, invece, la scena si catapulta. I protagonisti hanno imparato a fronteggiare il pericolo, sono più veloci, più scaltri. Sanno come divincolarsi ma a poco a poco, quel che resta è una società che di civile non ha più nulla, dove non ci sono regole, o meglio, dove ve ne è una sola: il più forte vince. I problemi saranno altri… Gli uomini vivi sapranno aiutarsi a vicenda senza prevaricare o schiacciare il più debole?
Infine, bisogna considerare che l’aver imparato a fronteggiare il pericolo non significa che quest’ultimo sia debellato o che non ci sarà più lavoro sporco da fare. In questa situazione, riusciranno tutti a collaborare per il bene comune o tutto questo minerà la stabilità psicologica di alcuni di loro? Beh, per saperlo, non vi resta che accendere il pc ed immergervi in questo meraviglioso mondo horror.
Vi ho convinti? Vi piacerà, ne sono sicura!
Olimpia Branno
Disegno di Alberto De Vito Piscicelli
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