Dal fosso della tristezza riemerge Lazzaro: la sposa bambina
Ho iniziato e cancellato mille volte questo incipit, perché quando devi iniziare a parlare di una cosa del genere, non si pone il problema delle parole che non bastano. Il problema diventa la tua umanità che a poco a poco scende dritta verso le calze fino a che con un tonfo freddo non crolla fino alla punta del piede e svanisce in un singhiozzo sordo.
Ho letto una notizia relativa ad un video che mostrava un uomo di 28 anni con sua moglie, una bambina di 11 anni.
Ora, il solo fatto di aver dovuto googlare: sposa bambina, mi ha inorridita.
E non ce la faccio, non ce la faccio a scrivere di una cosa del genere. Ma ho un responsabilità, quella di dire qualcosa alle persone, io posso parlare e quindi, devo.
La notizia non esiste in sé per sé, si tratta di un ulteriore caso di matrimonio tra un pedofilo e una bimba le cui famiglie hanno ben pensato di celebrare, magari anche con orgoglio, tipo:- Mia figlia è sposata e la tua no- .
E io?
Io che cavolo posso fare da qui, seduta nel mio fosso fatto di dolore, con le lacrime e completamente inutile. La porterei con me, le direi che è tempo di far sposare le sue bambole, non di indossare un abito e andare verso la vita coniugale. Le direi che è molto carina col rossetto di mamma, ma che il rossetto si indossa per scherzo, magari è tutto uno scherzo, piccola mia e questo schifo non esite. Tu sei libera e vivi la tua vita fino alla fine, senza rimpianti.
Invece no.
In vita mia ho ascoltato storie di ragazze stuprate in tenera età, sono persone che ho amato e persone che mi erano indifferenti, ma che nel tunnel pieno di melma, in me, avevano visto uno sfogo.
E io?
Io cosa sono? Cosa posso fare? Cosa ho fatto?
Cosa ho fatto per essere la tua confidente e cosa ho fatto per aiutarti?
Io posso solo ascoltare, spronare e consigliare, posso scrivere un articolo per te.
Una sposa bambina non è solo una bambina costretta a sposarsi, una sposa bambina sei anche tu che tutte le sere devi rannicchiarti sotto le coperte sperando che finisca, sei la sposa del dolore, sei la sposa dello schifo e io sono sempre qui, nel mio fosso, mentre sprofondo perché ti penso e mi dico che vorrei essere lì, non qui a sentire il tuo dolore, vorrei essere lì a combatterlo.
Ma non posso.
A te, sposa bambina senza volto e senza nome che su quel divano, col tuo carnefice sei stata costretta a condividere quello che non sei, a te, che forse non hai nemmeno capito cosa stia succedendo, a te e a te, piccola mia, ti prego, fuggi, vieni qui e salvati. Corri più veloce del vento e raggiungi la libertà, non lasciare che ti si riduca in polvere.
Ti prego.
In Europa, quasi 18 milioni di bambini sono vittime di abuso sessuale. Online, ogni 7 minuti una pagina web mostra immagini di bambini abusati sessualmente. Nel 2017 sono stati individuati 78.589 URL contenenti immagini di abuso sessuale su minori. Oltre la metà delle vittime, il 55%, ha meno di 10 anni. Si stima che l’abuso sessuale sui minori contribuisca all’insorgenza di disturbi psicopatologici: nel 23% dei casi le vittime di abuso necessiteranno di servizi di salute mentale e psichiatrici, anche nell’età adulta.
Fonte: www.vita.it
E ora sei tu, adulto, tu che lo sai quello che sta passando quel bambino, sì, perché non parliamo solo di spose bambine, ma di tutti gli innocenti immolati all’altare del nulla, tu, che sei grande e grosso, non girarti dall’altra parte, girarsi dall’altra parte è parte dello stupro, del matrimonio, fai un po’ tu, tanto sono sinonimi in questo contesto.
Intanto, dal mio fosso inutile, mi faccio piccola piccola perché anche solo l’atrocità della parola è troppo grande.
ATROCE
Senti come riempie la bocca.
Dal mio fosso scrivo un pezzo per spronare, scrivo un pezzo perché il fratello del cugino del gemello adottivo di qualcuno magari possa riflettere, da questo fosso mi mantengo alla corda che mi tiene attaccata all’umanità e alla vita, da questo fosso spero di aiutare qualcuno e spero che quel qualcuno si aiuti.
Dal fosso della tristezza riemerge Lazzaro
dal flaccido intento di vita
riemergi tu, sposa bambina
che senza il velo
e le statistiche
puoi tornare a giocare con le bambole
Da questo fosso, anche stavolta, è tutto.
Benedetta De Nicola