Il pranzo perfetto è firmato Marche
Marche: terra di mare, monti, vino e tante specialità culinarie. E se mai abbiate attraversato questa splendida regione, non potete non aver assaggiato anche solo uno di questi piatti squisiti.
Le olive all’ascolana (e gli amici cremini)
Uno dei piatti più tradizionali marchigiani, le olive all’ascolana sono famose in tutto il mondo. Originarie di Ascoli Piceno, esse sono fatte di olive in salamoia, ripiene di carne (che può subire modifiche e presentare dunque, molte varianti) e fritte.
Generalmente sono servite come antipasto, insieme a salumi, verdure in pastella e crema fritta. Sì, proprio lei, quella dolce! Consiglio, anzi obbligo, a mangiare un’oliva e un cremino insieme. Il contrasto dolce-salato vi stupirà.
Il Ciauscolo
Giriamo ancora un po’ tra gli antipasti! Come non prendere in considerazione il ciauscolo? Si tratta di un salume tipico dell’entroterra umbro-marchigiano, ampiamente prodotto in varie zone della regione e diffuso in altrettante. Esso è caratterizzato dalla sua morbidezza unica che lo rende spalmabile come fosse crema. Della carne suina, non si butta via nulla: infatti, nel ciauscolo abbiamo spalla, coscia, lardo… tutto! La carne, macinata più volte e insaporita con vino bianco e pepe, viene poi inserita in un budello naturale stretto alle estremità, e poi lasciata stagionare per almeno 15 giorni. Et voilà!
I vincisgrassi
I vincisgrassi (e non la lasagna!), la cui etimologia nasconde una storia tutt’oggi poco chiara, sono un piatto originario, si direbbe, del maceratese. Il primo ad assaggiarlo fu, probabilmente, Alfred Von Windisch-Graetz, generale austriaco presente in zona in occasione delle guerre napoleoniche. Secondo questa, che è solo una delle varie teorie possibili, il suo cuoco creò questo piatto appositamente per il suo soggiorno in terra marchigiana.
La differenza con le lasagne sta proprio nella preparazione del sugo, che deve contenere carne meno macinata rispetto al ragù classico ed essere più speziato. Per quanto riguarda la carne ci sono agnello, maiale, vitello… e soprattutto, non esistono dosi, si fa a occhio!
I maccheroncini di Campofilone
Ora ci spostiamo a Campofilone dove, sembrerebbe, che già da un paio di secoli venissero prodotti dei “capelli d’angelo fini fini”: finissima pasta all’uovo, facile che si sciogliesse in bocca. È dai primi anni del 1900 però, che per la prima volta vennero serviti al pubblico, accompagnati da un sugo di pesce o di carne. Oggi, questa tipologia particolarissima di spaghetto prende il nome tipico del suo luogo di origini, come riconoscenza alle vergare campofilonesi.
Il brodetto
Piatto tipico della cucina di pesce dell’Adriatico, esiste in diverse varianti e sotto diversi appellativi dialettali differenti.
Lu vredòtte nel dialetto di Giulianova, lu vredette in quello di San Benedetto del Tronto, è una zuppa di pesce molto semplice, ma caratterizzata da un sapore deciso. Generalmente viene utilizzato il pesce che difficilmente riesce ad esser venduto, accompagnato da ingredienti particolari, come dai peperoni nel caso del brodetto sambenedettese.
Lisa Scartozzi