Caffè: benefici della bevanda più bevuta al mondo (dopo l’acqua)
Il caffè, si sa, è una delle bevande più apprezzate al mondo.
Vuoi per il suo sapore forte e deciso, vuoi per il fatto che riesca a resuscitare i morti e ad aiutare gli studenti a rimanere svegli, la bevanda scura che la mattina non può mancare nella colazione di tutti ha anche proprietà benefiche.
Sì, altre oltre a quelle appena illustrate.
Il caffè rende magri
Ad esempio: il caffè aiuta a dimagrire.
No, non nel senso che bisogna bere solo caffè per tutta la vita e rinunciare ai cibi solidi. La caffeina, quella sostanza che ci aiuta a rimanere svegli durante le lunghissime notte pre-esame, stimola il sistema nervoso centrale e invia segnali diretti alle cellule adipose per ordinare loro di bruciare i grassi.
Inoltre, migliora le prestazioni atletiche (quindi vai con una bella tazzina di caffè e poi un’ora di zumba a pieno ritmo) e aiuta a rimuovere l’adipe.
Non solo: la caffeina aumenta l’ormone dell’epinefrina nel sangue dove invia segnali specifici di eliminazione e rilascio dei grassi.
Il caffè poi è anche un antiossidante grazie all’abbondante presenza di acidi clorogenici e ai composti derivanti dalla tostatura e fa bene al cuore!
Assunto in piccole dosi, migliora la resistenza dell’organismo agli sforzi prolungati e riduce i rischi cardiovascolari.
Caffè: sfatiamo un mito
Il caffè è stato accusato, per lungo tempo, di avere conseguenze tossiche e cancerogene sugli individui.
Falso, falso!
In realtà, è stato ampiamente dimostrato che, consumata sempre in maniera moderata (quindi la moka da sei tazze per una persona sola è sconsigliata) la nostra bevanda prediletta aiuta nella riduzione del diabete di tipo II, quello non dipendente da insulina proprio perché il caffè agisce sul metabolismo dei carboidrati che innalzano il livello di glicemia nel sangue, che se non controllata può sfociare nel diabete.
Questa volta, però, l’effetto benefico non è dato dalla caffeina bensì dal cafestolo, una sostanza antiossidante che permette di abbassare la glicemia in maniera naturale.
A sua volta, il minor rischio di sviluppare il diabete porta con sé un altro effetto positivo, cioè quello di un minor rischio di sviluppare un tumore al fegato.
Caffè: fa bene alla mente
La caffeina promuove le connessioni neurali agendo sulla memoria e sulla cognizione. Sarebbero circa 400 milligrammi di caffè, cioè circa due tazzine, le dosi che possono incrementare le capacità di attenzione e concentrazione di una persona.
Inoltre, il caffè attenuerebbe gli effetti della depressione, prevenendo il declino cognitivo e riducendo così il rischio di sviluppare infarti, Parkinson e Alzheimer.
Insomma, non ci sono più scuse per rifiutare un buon caffè che, oltre ad aiutare il corpo e la mente, si sa, aiuta le relazioni sociali.
Quindi armatevi di moka e tazzine e preparate un bell’espresso. Il vostro corpo ringrazierà.
Buono il caffè, ma come si beve?
Maria Rosaria Corsino
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