Un contest di Natale e un trauma: come hai scoperto che Babbo Natale non esite?
Signore e signori, ecco a voi la seconda classificata al nostro contest di Natale. Le feste sono passate, ma l’amaro di una scoperta come questa non passerà mai. MAI.
#SAVESANTA
La scoperta di CLAUDIA ZACCARIA:
Era un tranquillo giorno di scuola e, come ogni anno, era giunto quel periodo in cui in classe ci dedicavamo alla lettura di racconti o filastrocche di Natale.
Ero incantata ad ascoltare la maestra Amalia leggere, quando sentii la frase che mi cambiò per sempre la vita, o almeno la vita della me
di 9 anni:Natale, che splendida bugia. Fu come un fulmine a ciel sereno. Che significava?
Prontamente la maestra chiese: Per caso qualcuno crede ancora a Babbo Natale?" Ebbene, io ci credevo fermamente.
Babbo Natale era l’unico ad avere attenzione per i miei regali. Era tradizioneinviargli ogni anno una letterina, accompagnata da un mio disegno (omaggio riservato a pochi
perché si sa, gli artisti si fanno desiderare).
Inoltre facevo richieste anche per la mia famiglia, più salute per i nonni e meno sigarette per papà, quindi ormai si era creato un certo feeling tra me e lui.
C’era qualcosa che non andava ma, sicura di me, alzai la mano, guardandomi attorno in cerca di
consensi. Vidi solo un’ altra mano alzata oltre la mia.
Una sola.
Come è possibile? Perché gli altri non alzano la mano? Babbo Natale esiste! Io lo so! Altrimenti chi
porta i reg… Non ebbi nemmeno il tempo di finire il mio impeccabile ragionamento che la maestra
continuò: Mi dispiace ma… non esiste Babbo Natale, sono i vostri genitori a farvi i regali. Pensavo che alla vostra sapeste già tutto…
Non riuscivo a crederci. Mamma e papà mi avevano mentito. Il mio adorato Babbo Natale non
esisteva e loro continuavano a rifilarmi anno dopo anno una bugia. Mia sorella maggiore sapeva di
questo complotto? Perché sì, per la me bambina di questo si trattava, di un complotto. Ma mi
avrebbero sentito. Sarei andata in fondo a questa storia appena tornata a casa. I miei genitori non l’avrebbero passata liscia, mi dovevano delle spiegazioni e soprattutto delle scuse.
Rossa di rabbia aprii la porta dell’ ingresso e vidi mia madre e mia sorella in cucina a preparare il pranzo. Era il momento perfetto: andai verso di loro, le chiamai per farle girare e… Scoppiai a
piangere! Mi avete detto una bugia, la maestra me l’ha detto che Babbo Natale non esiste! Per
colpa vostra ho fatto anche una figuraccia perché quasi tutta la classe lo sapeva tranne me!