Balla che ti passa! Come convincerti a ballare
Si parla tanto di globalizzazione, di Paesi multietnici e di tradizioni che sembrano “viaggiare” insieme alle persone; basti pensare ad Halloween, la festa celtica celebrata la sera del 31 ottobre, diventata anche in Italia una vera e propria ricorrenza, per motivi molto più commerciali che culturali. Ebbene, anche il genere musicale latino-americano è stato trapiantato nel nostro bel Paese, innescando una vera e propria moda.
Mi riferisco soprattutto alle danze caraibiche, come la salsa e la bachata, ormai ballate da tutti: ragazzi, adulti e perfino anziani (che, a mio modesto parere, sanno essere molto più energici ed intraprendenti di noi giovani, che molto spesso, preferiamo restarcene a letto insieme al nostro compagno di avventure Netflix).
La bachata è originaria della Repubblica Dominicana, la sua musica è dolce e melodica e il suo tema portante è l’amore.
La salsa si balla sulle note dell’omonimo genere musicale e si articola in vari stili, diversi per gestualità e figure. Il suo nome vuole significare la fusione di culture diverse, in particolare quella europea ed africana. La sua musica è energetica e coinvolgente ed è rappresentata dalle percussioni africane e dal ritmo della clave spagnola.
In Italia sono sempre più numerosi i locali in cui poter ballare a ritmo di salsa e bachata, le scuole in cui poter apprendere queste discipline e le persone che si affascinano a questo mondo ed io sono una di queste! Credo che iniziare a frequentare un corso di ballo faccia davvero bene per svariati motivi che cercherò di elencare (questa non vuole essere una propaganda, ma un modo per trasmettervi una delle mie più grandi passioni e chissà, magari qualcuno, leggendo questo articolo, si sentirà invogliato nell’iniziare a ballare e mi ringrazierà quando mi incontrerà in qualche locale…sto fantasticando troppo, come al solito).
Iscriversi ad un corso di ballo è un modo per creare nuove amicizie e stringere legami con persone con le quali avere qualcosa in comune e per i più timidi, un’occasione per sciogliersi e superare le paure.
Per le donne: probabilmente, per la prima volta, vi troverete in una situazione nuova dove è l’uomo a “comandare” e voi, finalmente, vi potrete rilassare e lasciarvi guidare dalla virilità maschile! Approfittatene e lasciatevi andare, scatenando tutta la vostra sensualità.
Per gli uomini: avrete l’occasione di farvi valere, di dimostrare alle donne che sapete prendere iniziativa e che riuscite a gestirci con rispetto, eleganza, passionalità e pugno forte.
Ballare significa avere un’intesa con il proprio corpo, conoscerlo meglio ed acquisire maggiore sicurezza in se stessi, anche perché è un po’ come fare attività sportiva (e non mi riferisco soltanto al riscaldamento iniziale), ti tonifica e sei sempre in forma ed è un’ottima scelta per i pigroni che non ne vogliono sapere della palestra e che sperano magicamente di dimagrire rimanendo a casa a poltrire.
“Che facciamo questa sera?” Quanti di voi non sanno mai cosa fare il sabato sera ad esempio e sono stanchi delle stesse cose? La soluzione potrebbe essere proprio una serata latina, in cui poter svagare un po’, conoscere nuove persone inviandole a ballare o organizzarsi con la propria scuola e divertirsi, facendo al contempo sfoggio delle proprie abilità o insegnamenti acquisiti durante il corso. Se invece si balla con il proprio partner, si impara a non essere troppo indulgenti e a smussare gli spigoli del proprio carattere: insomma, è quasi una sorta di terapia di coppia in cui si diventa più affiatati, si svelano nuovi lati caratteriali e si è più intimi.
Da sempre è risaputo che ballare rappresenta un vero antidoto contro la depressione ed infatti, le persone che si approcciano al ballo per la prima volta sono quasi sempre coloro che sono stati lasciati e che cercano di ricominciare, persone sole che vorrebbero compagnia, coppie che si mettono in gioco, provando ad imparare cose nuove e provare altre emozioni, al fine di evitare di essere risucchiati dalla routine negativa, ragazzi in cerca di partner, tantissimi quelli “costretti”, anche se preferisco il termine invogliati, dall’amica o fidanzata ed infine gli appassionati del settore. Insomma, ce n’è per tutti ed è per tutti, compresi quelli che si definiscono “pezzi di legno”: c’è speranza anche per voi, il primo grande scoglio è cominciare, tutto il resto verrà da sè e la musica vi trascinerà, facendovi diventare piccoli John Travolta o quasi.
Chi frequenta questi locali sa bene che si possono facilmente incontrare ragazzi o ragazze che ti invitano a ballare senza degnarti di uno sguardo perché concentrati esclusivamente su sé stessi o altri che cercano un approccio, spingendosi addirittura oltre nel chiederti il numero e vi invito a sorridere osservando questa “galleria” di persone-tipo, ma ciò che davvero importa è che tutto ciò che vi potrebbe portare questa esperienza è soltanto tanto divertimento, spensieratezza e perché no, anche un po’ di autostima in più, il che non guasta (e poi ci sono io che fantastico, immaginando di essere una ballerina famosa, il tutto mentre sono intenta a ballare con impegno di fronte lo specchio).
“La danza è una gabbia dove si impara a volare” (Claude de Nougaro)
Alessandra Liccardi