Che cos’è la letteratura comparata
La letteratura comparata, o più semplicemente la comparatistica, è una disciplina, nata all’incirca nell’ 800, che studia i rapporti tra le letterature di diverse lingue e di diverse culture. Ovviamente sarebbe riduttivo spiegare il compito della letteratura comparata in questo modo, quindi faremo meglio a dire che questa branca del sapere è uno strumento che ci permette di aprire tante piccole finestre su nuovi bellissimi universi.
Fino agli inizi degli anni sessanta, il campo della letteratura comparata era davvero ristretto. Oltre al fatto che si limitava a comparare solo due opere, neppure troppo distanti tra loro, o solo due autori che spesso trattavano di un argomento comune, essa era circoscritta solo all’ambito letterario. Sul finire del ’900 invece questa disciplina ha fatto dei considerevoli passi in avanti allargando il suo campo di studi non solo ai diversi aspetti della letteratura o prendendo in considerazione anche nuove forme letterarie, come quella araba o cinese, ma anche ad altre arti come: cinema, musica, spettacolo, arte.
Oltretutto negli anni settanta cessa anche di essere considerata come un linguaggio a parte e separato, limitato solo alla letteratura, ma viene presa in considerazione come una scienza che permette di conoscere la società, le diverse culture e che consente anche studi a livello antropologico e filosofico. Proprio partendo da ciò la letteratura comparata ha analizzato ogni documento sociale, geografico, storico senza nessun tipo di distinzioni. Così facendo ha rotto ogni pregiudizio di una distinzione tra cultura alta e bassa considerando ogni fenomeno culturale con un potenziale a sé, che può aiutarci a conoscere tante nuove culture.
Questo è quello che fa la letteratura comparata.
Dicevamo “fortunatamente” perché ogni atto di percezione di una forma significante nella letteratura, nella musica, nell’arte, è comparativo. Ogni volta che ci troviamo davanti a qualcosa di nuovo cerchiamo sempre di collegarlo a qualcosa di familiare.
Cerchiamo sempre di inserirlo in un contesto e in ambiente che a noi non risulta estraneo, in modo che possiamo interiorizzarlo e riallacciarlo a tanto altro.
Ovviamente poter comparare diverse discipline non è così facile come potrebbe sembrare: bisogna avere alle spalle anni e anni di studio che tocca diverse discipline e diverse culture e occorre avere una conoscenza linguistica varia. Forse, però, per comprendere a pieno la letteratura comparata, il segreto è quello di non avere pregiudizi. Si potrebbe partire da zero senza rifarsi a delle regole precise e senza
seguire canoni già prefissati, staccandosi da tutto e considerando ogni cosa in maniera nuova e pulita. Solo così forse, potremmo riuscire ad aprire sempre nuove finestre su nuovi orizzonti a noi ad oggi ancora sconosciuti.
di Adele De Prisco