Il sesso è bello perché è vario
“Il sesso è come i soldi: parlarne è volgare ma piace a tutti” (Felicia Kingsley)
Lo so cosa starete pensando: l’ennesimo articolo sul sesso. Probabile.
Ma leggete lo stesso che non fa mai male.
Perché non c’è niente di male nel sesso ed è questo quello che voglio spiegarvi qui, oggi.
Siamo ormai nel 2020, siamo tutti ultra tecnologici, plurilaureati, multitasking e tanti altri superlativi ma ci sono cose che ancora fanno arrossire.
Tipo il sesso.
Abituatevi, perché verrà ripetuta spesso questa parola.
Il pudore e le ciabatte volanti hanno sempre reso l’essere umano restio a parlare liberamente di una cosa così naturale definibile con dieci e più aggettivi che non sto qui ad elencare.
E non elencherò nemmeno gli aggettivi che vengono addossati a chi non tende a censurarsi.
Ma andiamo per gradi.
Partiamo da una delle migliori serie che Netflix abbia in catalogo: Sex education.
Il nome è tutto un programma: sicuramente non tratta di erboristica bensì dei dubbi e delle paure sessuali che affliggono i giovani studenti di un liceo inglese.
La serie si differenzia da altre simili anche per il realismo e la nudità (letteralmente parlando) delle immagini e dei temi.
Ma soprattutto piace perché non ha paura di raccontare le cose per quello che sono.
Ed è una cosa che forse dovremmo imparare a fare tutti noi.
Parlare liberamente senza paura di essere giudicati sembra una cosa banale ma nella realtà dei fatti è molto più difficile di quanto si possa immaginare.
E qui entriamo nel vivo: i tabù sessuali.
Il concetto di tabù è vecchio come il mondo; è un qualcosa che non va nominato, non va toccato e non va affrontato.
E noi faremo esattamente l’opposto!
Non toccheremo niente se non metaforicamente ma vogliamo rompere il silenzio su una cosa di cui in realtà si parla tantissimo.
Tipo la masturbazione.
Eh lo so, lo so: avrete avuto un sussulto nel leggerlo così, nero su bianco magari in treno o in metro circondati da persone ma è normale dato che questa pratica è sempre stata additata come demoniaca e causa dell’abbassamento delle diottrie.
In realtà, non c’è niente di male!
Con questo non voglio dire che dobbiate andare in giro a raccontare quello che fate ma non dovete vergognarvi o sentirvi sporchi ed in colpa e negare fino allo sfinimento.
Allo stesso modo, avere partner che non siano il fidanzato da dieci anni non è una cosa assolutamente criticabile e poiché godiamo del grande diritto della libertà, siamo liberi di amare e fare sesso come vogliamo, con chi vogliamo.
Egualmente, abbiamo il dovere di rispettare chi ha un pensiero diverso da quello sopra citato e si vota alla castità o all’astinenza.
Che potranno anche sembrare concetti dei secoli precedenti ma certe cose non hanno tempo e non devono essere sottoposte al giudizio degli altri.
Le scelte professate dai singoli individui circa la sfera sessuale non influiscono per nulla, a dispetto di quanto si possa pensare, sugli altri aspetti della vita.
Praticare una libera attività sessuale non renderà un giornalista meno professionale, un professore meno istruito e un chirurgo meno capace in sala operatoria.
Quando capiremo questo, allora e solo allora avremo abbattuto secoli di stereotipi, di censure e di caccia alle streghe disinibite.
Perché, ricordate, è meglio fare l’amore che la guerra.
“Tutti pensiamo e facciamo cose impure. Questo non significa che siamo cattive persone” (Sex Education)
Maria Rosaria Corsino